Il lockdown dello scorso Marzo così come le nuove chiusure che si sono rese necessarie nelle ultime settimane al fine di contrastare il nuovo dilagare dei contagi da Coronavirus hanno messo in luce le enormi potenzialità dello smart working e del telelavoro o lavoro agile.
Aziende italiane grandi e piccole hanno dovuto superare i propri limiti organizzativi e procedurali per garantire la sicurezza dei propri dipendenti e per continuare a svolgere con efficienza le proprie attività.
Questo naturalmente ha imposto un ripensamento radicale sia della prassi lavorativa sia degli strumenti digitali a disposizione dei lavoratori.
In questo nuovo quadro generale il benessere dei lavoratori, così come anche l’incremento delle loro capacità digitali, hanno assunto un ruolo centrale nella progettazione aziendale del futuro.
Molte aziende si sono rese conto, infatti, che l’esigenza di flessibilità che è diventata recentemente indispensabile per sopravvivere ai cambiamenti del mercato, può essere soddisfatta con lo smart working. Questa modalità di lavoro a distanza però impone di ripensare gli spazi aziendali: molte imprese affermano di voler diminuire lo spazio dedicato alle scrivanie per aumentare e migliorare lo spazio dedicato alle riunioni e alla creatività.

Inoltre, il 67,9% delle organizzazioni europee ha rilevato che i propri dipendenti preferirebbero poter decidere quando recarsi in ufficio risparmiando tempo e denaro, e quando svolgere da casa il proprio lavoro. Questo pone le aziende davanti a sfide ulteriori: gran parte dei dipendenti in smart working o telelavoro nel corso dello scorso lockdown ha utilizzato dispositivi e applicazioni personali, abbassando notevolmente la sicurezza dei dati aziendali che hanno circolato sulla Rete. Fornire strumenti informatici e programmi sicuri sarà la prossima sfida degli imprenditori, che continueranno a usufruire del telelavoro e dello smart working.
Se le imprese stanno profondamente ripensando le proprie strategie organizzative e produttive, anche gli italiani che hanno lavorato in smart working sono profondamente cambiati, acquisendo nuove competenze digitali, sviluppando una maggiore autonomia e una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità, sperimentando allo stesso tempo un maggiore equilibrio tra vita privata e lavorativa.

Certo, per svolgere in maniera efficace le proprie attività lavorative in smart working è necessario riorganizzare e ottimizzare il proprio spazio e il proprio tempo libero, tradizionalmente separato dal lavoro anche in termini fisici. Dedicare al lavoro anche un piccolo spazio all’interno di una casa è fondamentale per riuscire a svolgere le proprie mansioni senza stress eccessivo; non è sempre così semplice, soprattutto quando si ha una famiglia numerosa e ancor di più bambini piccoli che richiamano l’attenzione di mamma e papà senza rendersi conto delle difficoltà che potrebbero creare.

Gabriele Gerbotto di Reviewbox.it sottolinea come siano cambiati anche gli acquisti degli italiani negli ultimi mesi: “Gli italiani hanno compreso quanto sia fondamentale la costruzione di uno spazio lavorativo confortevole e funzionale anche tra le mura domestiche. La vendita di scrivanie e sedie da lavoro è aumentata dell’89% dallo scorso marzo, mentre la vendita di nuovi schermi per computer è aumentata nientemeno che del 172%, e le aziende produttrici di questi beni si stanno muovendo per soddisfare con nuove offerte le nuove esigenze della popolazione”.