In occasione del 50esimo anniversario dello IED Istituto Europeo di Design e dell’evento Ied Open Day con cui oggi, giovedì 14 luglio, l’istituto apre le porte ai creativi di domani, incontriamo la prima “direttrice” della sede romana Nerina Di Nunzio. In questa intervista ci racconta la sua storia, quella dell’istituto che presiede, gli obiettivi futuri della struttura e la collaborazione che va avanti da ormai tre anni con l’area cinema, in vista della nuova serie TV che vedremo presto sugli schermi. Sono tantissimi gli studenti che vorrebbero avvicinarsi a questo mondo e non esiste un modo migliore che quello di partecipare allo Ied Open Day che si terrà oggi a Roma e nelle altre sedi italiane e dove le sorprese non tarderanno ad arrivare.

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Quest’anno lo IED compie 50 anni, con quale spirito affrontate questo importante traguardo?

Lo affrontiamo con slancio e moltissima carica. Noi siamo innanzitutto un network, 11 sedi in tre paesi e per questa ricorrenza IED sta allestendo un progetto mostra che vedrà la luce tra settembre e novembre a Milano per poi muoversi in tutto il mondo, seguito e condito di talks, eventi e incontri che daranno voce ai migliori progetti dei professionisti italiani che sono stati studenti IED. Un grande progetto centrato sui “risultati” che la formazione IED in questi 50 anni ha contribuito a produrre  nella società e nel mondo. Nel frattempo, il 19 luglio invitiamo tutti a venirci a trovare nelle nostre tre sedi di Roma (polo di Testaccio e polo di San Giovanni) per osservare da vicino la nostra Young Talents Exhibition dove abbiamo valorizzato gli studenti di questo anno accademico. Una mostra immersiva spettacolare anche negli allestimenti, che renderà possibile una visione tangibile della nostra cultura del progetto.

L’area cinema e new media dello IED di Roma compie tre anni. Ci racconta questa esperienza del “silent cinema” romano?
La serata “”Silent Cinema” sarà una festa che testimonia il valore di un’area disciplinare nata tre anni fa come una scommessa e che si è poi evoluta ottenendo diversi successi e stringendo partnership con produttori, distributori e broadcaster dell’audiovisivo italiano e internazionale. Venerdì il programma prevede un’anteprima della prima webseries targata IED: “FABBRICA”, docufiction in 7 puntate realizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma e Poste Italiane. Inoltre, sarà possibile vedere l’exhibit dei lavori degli studenti dell’Area Cinema e New Media. La cornice è già di per se magica e cinematografica: lo splendido cortile della sede di via Alcamo, già teatro di AROUND, il recente Fashion Show di ALTAROMA dei nostri diplomati 2016 di IED Moda.

“La diversità fa la differenza”: è questo il claim della campagna del 2016 dello IED. Quale messaggio volete mandare ai vostri studenti, a quelli futuri e a chi vi segue da tempo?
Il tema della campagna in corso è stato declinato ed elaborato proprio da un talento della nostra scuderia IED Roma, la studentessa Donatella Sirignano, che da un’idea ha fatto scatenare una serie di collegamenti e grandi potenzialità di narrazione. Donatella, nell’esercizio di trovare oggetti che funzionassero per «la diversità fa la differenza» ha presentato 2 occhiali: uno normale e uno con lenti blu/rosse per il 3D.
Da qui l’idea di usare il verbo vedere anche come chiave di lettura per l’Open Day, la nostra giornata a porte aperte. Il claim della campagna è un invito a guardare oltre e a percepire lo IED non come una scuola ma come un ambiente creativo capace di far vedere il mondo da un altro punto di vista, con il compito di essere un faro-guida nel percorso di tanti studenti che vogliono vedere più chiaramente il loro futuro, aiutandoli a scoprire le proprie attitudini e potenzialità. Possiamo quindi dire che IED si trasforma in un paio di occhiali, diventando la lente attraverso cui poter vedere, vederci, vedersi.

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Il prossimo 14 luglio darete il via a “Open IED”, cosa dobbiamo aspettarci? Quali saranno i punti di forza dell’istituto per conquistare i ragazzi che un giorno vorranno far parte di questo mondo?
Mantenendo il soggetto della campagna, abbiamo usato il verbo “vedere” anche per l’Open Day, perché è proprio in quei momenti che l’Istituto apre i suoi spazi, i suoi laboratori, il suo mondo per mostrarsi, facendosi giudicare da altri occhi! A Roma, uno dei punti di forza sarà certamente l’apertura dei nuovi laboratori di IED Design suddivisi su due piani nella sede di via Casilina 51, dove trovano spazio un laboratorio di modellistica e un fab lab completi di diverse stampanti e scanner 3D di ultima generazione. Anche nella sede di Via Alcamo 11, sarà possibile accedere e visitare il nuovo laboratorio Video, ampliato e dotato di nuove attrezzature.

In tutta la storia dello IED lei è la prima “direttrice” dell’istituto, pensa che questa ventata di femminilità avrà risvolti differenti dalle direzioni precedenti?
Non nascondo una certa emozione nel rivestire questo ruolo. Ho una visione che penso di avere chiaramente definito già nella scelta del tema che caratterizzerà il prossimo anno accademico: Persona. Mi sono ispirata alla recente ricerca “No ordinary disruption” di McKinsey che sottolinea come oggi il mondo viva una discontinuità senza precedenti, generata dal convergere di quattro forze globali: urbanizzazione, longevità, cambiamento tecnologico e Big Data. Di fronte ai grandi cambiamenti la sfida consiste nel saper osservare la realtà con occhi nuovi riportando la persona al centro, sviluppando quindi politiche economiche e sociali che abbiano come obiettivo la crescita umana. La poesia sarà uno degli strumenti per questo lavoro: sogneremo in grande con fantasia e concretezza.

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Dal food allo IED, apparentemente due mondi diversi. A cosa è dovuta la scelta di questo suo “cambio di vita lavorativo”?
Sono stata contattata da un’agenzia molto nota di cacciatori di teste per questo incarico e ho accettato con grande contentezza soprattutto perché la formazione è il filo rosso del mio curriculum, me ne sono sempre occupata sin da subito dopo gli studi universitari e non ho mai smesso di insegnare e progettare per scuole e università. Nel mio percorso lavorativo ho sempre ricoperto il ruolo di manager, sono esperta di marketing digitale e di comunicazione e queste sono le caratteristiche che metterò in campo qui, insieme alla mia grande passione per il design e per l’arte, soprattutto quella contemporanea. Vi assicuro che food e formazione sono mondi molto più vicini di quello che sembra e soprattutto si completano a vicenda scambiandosi speso il ruolo di strumento e contenuto.

Quali sono i prossimi obiettivi dello IED di Roma? Ci saranno eventi particolari a cui non si può assolutamente mancare?
Ci aspetta una stagione di grandi IED TALKS, di visiting professor e personaggi del mondo delle professioni creative che verranno a raccontare innanzitutto la loro esperienza di vita, visto il tema accademico che rimette al centro la PERSONA. Gli incontri saranno aperti non solo agli studenti, saranno i benvenuti i giornalisti e tutto il pubblico che vorrà sfruttare l’occasione di fare grandi incontri con manager, artisti e performer carismatici. Le nostri sedi saranno sempre più aperte al pubblico anche in orari e giorni diversi dal consueto, saremo anche portatori di un nuovo progetto di viaggio culturale di cui vi svelerò in seguito le caratteristiche. Saremo partner di grandi iniziative sul territorio e a servizio dei romani produrremo contenuti innovativi sulle nostre discipline. Parleremo inglese e ospiteremo il mondo estero con iniziative dedicate. Per il calendario vero e proprio degli eventi è presto, ma seguiteci sui nostri social, lì vi faremo sapere tutto in tempo reale e attraverso i social ascolteremo i vostri suggerimenti.

Info:
www.ied.it
Ied Open Day 2016