“La casa splendeva di luce. Dal mio balcone vedevo Napoli distendersi fino ai bordi del riverbero gialloceleste del mare. Avevo tirato via le mie figlie dalla provvisorietà di Genova e di Milano, e l’aria, i colori, i suoni del dialetto per le vie, la gente colta che Nino trascinava da me anche in piena notte mi davano sicurezza, mi mettevano allegria”.

Napoli è una città di ritorni, ma anche di prime volte. Capitale multietnica ante litteram, in cui la modernità è storia di lungo corso, ha accolto la prima università laica e statale del mondo, ha visto nascere i moti carbonari e i primi treni a vapore, vanta famose scuole di diritto e filosofia, e ha dato i natali a troppi artisti e scrittori per nominarli tutti. Tra questi, l’autore più importante della narrativa italiana contemporanea che, con buona pace degli increduli, si è rivelato essere una donna. Napoli ha molti volti, come l’amica geniale di Ferrante e la sua controparte – Lila – donna sensuale e ribelle, che sfugge fino all’ultimo alle definizioni.

720Tutti hanno sentito parlare dei lati oscuri del capoluogo campano e della sua “leggendaria” criminalità, ma in pochi ne conoscono la ciclica rinascita, la vitalità artistica e i luoghi più nascosti o sorprendenti. Quella che segue è una lista per aiutarvi a scoprirli.

1 | MADRE
Votato più volte come miglior museo dell’anno in Italia, il museo d’arte contemporanea Donna Regina si trova nel cuore storico di Napoli, in uno splendido edificio frutto della stratificazione architettonica che caratterizza la parte antica della città. Le sue sale ospitano allestimenti “site specific” al primo piano, una parte della collezione al secondo e le esposizioni temporanee al terzo. L’indirizzo è via Settembrini 79, a duecento metri dalla fermata Cavour.

2 | METROPOLITANA
A Napoli il trasporto pubblico non è solo un modo facile per girare la città, ma anche uno scenario da esplorare con attenzione, in cui scoprire opere d’arte e perfino coppie di turisti che scattano foto per l’album del matrimonio. Gli spazi interni della Linea 1 e 6 ospitano i lavori di un centinaio di artisti contemporanei. In particolare, la fermata Toledo è stata definita dal Daily Telegraph la stazione metro più bella d’Europa, ed è anche quella dove vi consigliamo di scendere per proseguire il nostro itinerario.

3 | QUARTIERI SPAGNOLI
Il dedalo di vicoli che pulsa nel ventre popolare della città ospita “QS – Quore Spinato”: oltre 200 murales sparsi tra pareti, bassi e garage, realizzati dall’inquieto duo di artisti napoletani Cyop&Kaf. Hanno dipinto “aggredendo il quartiere da ogni confine: Corso Vittorio Emanuele, Pignasecca, Chiaia, restando imbrigliati nelle maglie fitte della scacchiera pensata a suo tempo per le truppe spagnole, il cuore inesplorato e temuto perché vestito di una corazza di cliché”. Non resta che scoprirli perdendosi per strada, oppure seguendo la rotta grazie a questa mappa: www.cyopekaf.org/qs-map

4 | GALLERIA BORBONICA
In vico del Grottone 4, in prossimità della magnifica piazza Plebiscito, troverete l’ingresso di uno dei luoghi più sorprendenti della Napoli sotterranea. Si tratta dei resti di un tunnel che avrebbe dovuto far parte di una Linea tranviaria rapida, progettata per i mondiali di calcio del 1990, e interrotta per indagini sugli appalti e complicazioni burocratiche. Oggi il tunnel di circa 300 metri è parzialmente allagato, ma si può superare con una zattera. Inoltre, è accessibile anche la galleria di epoca borbonica voluta da Ferdinando II per collegare il Palazzo Reale con piazza Vittoria, via di fuga sotterranea abbandonata, a sua volta, dopo lo scavo a mano con cunei e martelli. “Durante il periodo bellico, tra il 1939 e il 1945, il tunnel (di 431 metri) e alcune ex cisterne adiacenti furono utilizzati come ricovero antiaereo dove trovarono rifugio circa 10.000 persone. Successivamente, gli spazi furono utilizzati come Deposito Giudiziale Comunale: decine di auto e moto d’epoca sequestrate sono poi rimaste per sempre qui”.

5 | VILLA DORIA D’ANGRI
Una pagoda cinese in bilico sul mare, con tre guglie sormontate da campanelli in bronzo che suonano al vento: era la sala da tè di una dimora palladiana che un tempo ospitava feste leggendarie, e nomi illustri come il compositore Wagner, che qui avrebbe ultimato il suo Parsifal. Per ammirare il complesso monumentale bisogna arrivare fino a Posillipo, ma ci si può rinfrancare dalle fatiche del (breve) viaggio in uno dei tanti ristoranti di pesce a Marechiaro.

6 | VOMERO
Per vedere la città da un’altra angolazione, vale la pena di fare una passeggiata al Vomero, quartiere collinare con un parco pubblico alberato – Villa Floridiana – che offre un belvedere da cui ammirare il golfo di Napoli dall’alto. Sempre nella stessa zona, per gustare un’autentica pizza con un tocco creativo, provate Pizza Gourmet, in viale Michelangelo 71.

7 | VIA DEI MILLE
L’indirizzo perfetto per fare compere nella città partenopea, che tra grandi occasioni e alta sartoria può soddisfare ogni esigenza. La fermata più vicina è piazza Amedeo, da cui potrete raggiungere via dei Mille con una breve passeggiata, per poi proseguire su via Filangieri e via Poerio. A via Chiaia troverete due negozi storici: la bottega di Eugenio Marinella – che vende cravatte di pregevole fattura dal 1914 – e il negozio di borse in pelle artigianali Tramontano.

8 | CHIAIA
Meglio nota come zona baretti, insieme a piazza Bellini è il punto di partenza della vita notturna partenopea. C’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma si può iniziare con due locali in via Bisignano: il 66 Fusion bar – con il suo arredamento suggestivo e gli ottimi cocktail; il Ba-Bar – che offre un’atmosfera accogliente, e una particolare attenzione per l’offerta gastronomica. Spostandosi verso piazza Bellini c’è l’Alter Ego, un lounge super moderno in via Costantinopoli.

9 | CLUBBING. LE NOTTI DI NAPOLI
Il capoluogo campano ha una tradizione di promoter di fama internazionale che risale agli anni ’90. Tra i più attivi degli ultimi tempi c’è il gruppo Nice to be che ospita grandi dj del panorama mondiale all’Arenile di Bagnoli. Un’altra realtà tra le più apprezzate è il Mutate, una delle migliori organizzazioni di eventi per gli appassionati di techno. La buona musica elettronica, techno ed house è di casa anche nei party organizzati da Details e Synchronism. Anche International talent porta al Golden Gate di Pozzuoli e all’Arenile alcuni tra i maggiori dj internazionali. La ricerca e lo stile contrassegnano i party WOO! dedicati ai clubber più esigenti. Per chi ama la minimal e la tech house c’è UnderNapoli Beats con le sue pulsazioni vibranti del sottobosco partenopeo.  Per gli amanti delle arti digitali e della sperimentazione, Syth è una rassegna itinerante che porta a Napoli, in spazi come il Teatro Bellini o la galleria Made in Cloister, alcune tra le più interessanti realtà artistiche della musica elettronica, di ricerca, di video-arte. E ha origini napoletane anche il Sonica Festival, evento itinerante che, da Bologna a Mumbai, attraversa l’Europa e il mondo.  Quanto ai grandi club partenopei, oltre ai già citati Arenile, Made in Closter e Golden Gate, consigliamo di scoprire il Duel Beat, Lanificio 25 e Intolab. E tra piazza Bellini, piazza San Domenico e piazza del Gesù, due piccoli club animano il centro storico di Napoli: Galleria 19 e Mirror.

10 | NEST
Il Napoli Est Teatro si trova in via Bernardino Martirano, nel cuore di San Giovanni a Teduccio: una delle periferie degradate di Napoli. E infatti il Nest non è solo un teatro, ma un progetto collaborativo, che ha voluto trasformare la vecchia palestra di una scuola dismessa in una location per eventi culturali, workshop e mostre. Perché “l’idea è quella di creare un polo di riferimento culturale per la nostra città, ma anche di rendere disponibile alla popolazione laboratori e spettacoli teatrali, garantendo la gratuità ai ragazzi del territorio di età compresa tra 13 e i 17 anni”. www.napoliestteatro.com

Una versione di Karmacoma – dei Massive Attack – frutto di una proficua collaborazione con il gruppo napoletano Almamegretta

Citazioni
Storia della bambina perduta; E. Ferrante; Edizioni E/O; Roma; 2014
Napoli insolita e segreta; M.Franchini, V. Ceva Grimaldi; Edizioni Jonglez, Roma 2014

Ringraziamenti
Hanno collaborato, per il capitolo clubbing: Chiara Graziani e Claudio Rosato.