Un’anima soul, un talento quotato ben oltre i nostri confini. È ormai un nome di punta della scena elettronica nostrana, quello di Lorenzo Nada, in arte Godblesscomputers. Il producer ravennate di stanza a Bologna ha conquistato pubblico e critica con il suo ultimo lavoro, Solchi, uscito lo scorso settembre per La Tempesta International e Fresh Yo!. Un album nato da un caleidoscopio di influenze che attraversano sampling, hip hop, chitarre jazz, synth analogici.
«Sono molto orgoglioso che “Solchi” sia uscito anche in vinile, e in una versione molto particolare, bianca. Per me che sono un grande appassionato è una cosa bella», racconta a Redbull.com Godblesscomputers.

Il debutto nel 2014 con l’album Veleno, un hip-hop strumentale dai toni internazionali, lo impone all’attenzione di pubblico e critica, facendo di quel sound un marchio di fabbrica. Arriva poi il suo secondo LP Plush And Safe, pubblicato tre anni fa, un lavoro dal sound etereo e talvolta malinconico. Suoni gelidi incontrano il calore tropicale della world music. Quest’ultimo album, Solchi, è la conferma di un percorso artistico fondato su qualità e ricerca, sperimentazione e minimalismo, per un nome di cui sentiremo parlare tanto, ancora.

Godblesscomputers si esibirà sabato 3 febbraio al Monk di Roma, in occasione di Manifesto Preview, con i Technoir e Weird Bloom. La serata continuerà con il party Amigdala e le sue ladies in consolle, le dj Georgia Lee e Lola Matteucci. (Info evento – clicca qui)




Di Marta Foresi
Napoli nel cuore e Milano nella mente. E Roma, la grande madre che l’ha adottata a 24 anni, dopo una laurea in Sociologia alla Sapienza e un Master in Scrittura Creativa e Mediazioni Culturali a Dublino. Oggi è giornalista freelance e pittrice. Ama i cervi, il Giappone e le onde gravitazionali.