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striscia 1Ricordate le chat line 144?
Erano gli anni 90 e le linee erotiche rispondevano per soddisfare e provocare le fantasie sessuali di chi chiamava avvolto dalla privacy della propria casa. Erano gli anni di bollette telefoniche stratosferiche in cambio di conversazioni senza freni inibitori, e ce n’era per tutti i gusti. Oggi il porno, l’eros, si sono evoluti in linea con il predominio del web e del cosiddetto 2.0. Siamo decisamente più social e proprio per questo, paradossalmente, gelosi della nostra privacy.
E così anche i sexy shop si sono adattati al nuovo corso.  In questo terza parte della nostra  Inchiesta sul Porno, dopo aver incontrato l’icona hard Jessica Rizzo  e Giada Da Vinci, nuova musa del porno italiano, abbiamo deciso di indagare, in questa terza tappa, sul fenomeno dei sexy shop automatici che in questi anni nel nostro Paese  ha conosciuto un vero e proprio boom.

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L’idea, tanto semplice quanto innovativa, offre a qualunque persona maggiorenne la possibilità di viaggiare tra le proprie fantasie e trasgressioni sessuali garantendo totale anonimato: il cliente entra strisciando la tessera sanitaria – come se dovesse acquistare un pacchetto di sigarette al self service – e si ritrova in un ambiente ampio, con luci soffuse e musica in sottofondo. Al proprio cospetto, una schiera di distributori automatici che offrono giocattoli erotici di ogni tipo, dvd porno, abbigliamento, sex toys. Basta digitare il codice del prodotto scelto, inserire il denaro e si è subito sulla via di casa, pronti a giocare da soli o in compagnia. Nessun intermediario tra l’acquirente e l’oggetto del piacere e zero occhi indiscreti: quando la porta del negozio si richiude alle proprie spalle non è consentito l’accesso a nessun altro finchè il negozio è occupato.

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striscia 1Nel 2011 a Roma è nato Il Vizietto, il primo sexy shop self service d’Italia, nostro partner in questa nostra Inchiesta sul Porno. Per capire meglio di cosa si tratta, abbiamo incontrato Francesca Rinaldi, tra i responsabili dell’azienda. A lei abbiamo chiesto le ragioni del successo delle erotic boutique automatiche e, in particolare, de “Il Vizietto” che si è espanso in tutta Italia con 20 punti vendita in franchising e altri quattro in apertura.

2Com’è è nata l’idea delle erotic boutique self Service?
L’idea nasce nell’estate del 2010 quando con i miei attuali soci, tutti già impegnati in altri lavori presso diverse aziende, volevamo investire in qualcosa che “andasse da solo” per avere una cosidetta “entrata extra”, così ci siamo avvicinati al mondo del vending, ovvero della distribuzione automatica, che non avrebbe richiesto la nostra presenza all’interno del locale. Poi abbiamo cercato di capire cosa potevamo inserire all’interno di questi distributori; facendo diverse ricerche di mercato sui settori in crescita abbiamo presto scoperto che il settore dell’ “hard” in generale non ha mai vissuto periodi di forte crisi, cosi abbiamo deciso di unire la forza di un settore in crescita con l’innovazione della distribuzione automatica, creando a tutti gli effetti una vera e propria “erotic boutique self service” sempre aperta 24h e che garantisse il rispetto della privacy di coloro che volevano usufruirne

In soli tre anni 16 punti vendita in tutta Italia e altri 4 di prossima apertura. Cosa c’è alla base di questo successo?
7C’è sicuramente l’idea di offrire un erotic boutique accogliente e fruibile nel massimo della privacy, in un paese che è ancora un po’ bigotto ma che con questa nuova concezione di negozi ha superato e sta superando tutti i blocchi psicologici rispetto all’acquisto di sextoys. Poi vi è senz’altro la forza di molti imprenditori indipendenti che stanno credendo nel progetto “Il Vizietto” su tutto il territorio e anche all’estero. Siamo fermamente convinti che la maggior parte della popolazione ha e ha avuto da sempre una forte curiosità rispetto a questo mondo, ma lo scoglio di doversi recare in sexy shop “tradizionali” è troppo imponente; in un sexy shop tradizionale ti devi interfacciare con un dipendente  (e questo può creare imbarazzo). Inoltre si è all’interno dello stesso negozio con molte altre persone contemporaneamente e questo implica poca serenità nell’acquisto. Nei nostri negozi invece, si può andare a qualsiasi ora del giorno e della notte, non ci si interfaccia con dipendenti, e soprattutto il negozio è a completa ed esclusiva disposizione del cliente, nessuno può entrare finchè si è all’interno. Un po’ come il meccanismo del bancomat, e questo rende il momento dell’acquisto un momento sereno, intimo da condividere soltanto con la persona che ci accompagna o anche in solitudine ma sempre nel massimo della privacy.

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È possibile definire il profilo del cliente medio? Sono più uomini o più donne? Sono più i single o le coppie a recarsi presso i vostri punti vendita?
Assolutamente trasversale, sia in termini di genere, che di età. Il target dei nostri negozi è molto più ampio rispetto ai sexy shop tradizionali, da noi vengono moltissime coppie di giovani ma anche coppie di persone molto adulte, donne sole e gruppi di amiche/ci che ci scrivono e ci ringraziano, perchè pur avendo avuto sempre la curiosità, non avevano mai avuto il coraggio di entrare in un sexy shop. Con noi tutte queste barriere cadono. I nostri negozi li rendiamo molto accoglienti, con musica di sottofondo, profumazioni diffuse affinché il cliente si senta il più possibile a suo agio.
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Quali sono gli articoli più venduti?
Sicuramente la gamma dei vibratori e dildo insieme ai coadiuvanti (creme ritardanti, stimolanti e lubrificanti etc) sono gli articoli più venduti, ma è un mondo veramente vario e tutto si muove, per questo abbiamo scelto il top dei partner per la realizzazione dei nostri distributori che produce per noi in esclusiva i più capienti d’italia, proprio per poter offrire ad ogni tipologia di cliente quello che sta cercando. Per farti un esempio: un negozio di 5 distributori può arrivare ad avere oltre 250 tipologie diverse di prodotti tra cui scegliere, e siamo gli unici in italia a poter garantire questa vasta scelta.
Dunque, più scelta per il cliente equivale a più target da poter soddisfare e maggiori guadagni per i nostri affiliati.

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Siete molto presenti tra Roma e provincia ma vi trovate anche a Bologna, Montecatini, Lecce, Viterbo e presto anche a Napoli e Grosseto. “Il Vizietto” ha avuto la stessa accoglienza ovunque o ci sono città particolarmente “affezionate” alla vostra presenza? Al contrario, vi è capitato di dover affrontare delle resistenze nei posti dove avete aperto?

Assolutamente no, nessuno degli abitanti dei quartieri che ospitano i nostri negozi ha mai espresso disagio, prima cosa perchè la nostra struttura dedicata agli affiliati cura molto scrupolosamente insieme all’imprenditore la scelta dell’ubicazione del negozio, li teniamo lontani dalle scuole e da istituti religiosi, nel massimo rispetto di chi ci abita, inoltre abbiamo studiato la vetrina esterna dei negozi con una grafica soft. Non ci sono immagini esplicite proprio per non urtare la sensibilità anche dei semplici passanti, e li apriamo sempre nel rispetto delle normative vigenti. I problemi a cui ti riferisci sono sorti in diverse città verso una specifica tipologia di sexy shop self service che non prevede una porta per l’accesso al negozio, ma ad ingresso libero e verso altri negozi di un’altra catena che hanno aperto nel centro storico della capitale non rispettando le limitazioni del municipio, ai quali hanno fatto chiudere il locale. Noi non abbiamo mai riscontrato problematiche di questo tipo.
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Oltre alla garanzia della privacy, c’è anche un beneficio in termini economici per il cliente?
Assolutamente sì, nei nostri negozi (grazie ad un accordo con uno dei più grandi produttori e distributori al livello mondiale) riusciamo a garantire per il cliente finale un risparmio di oltre il 30% rispetto ai tradizionali sexy shop e cosa più importante, tutti i prodotti nei nostri negozi non vengono mai manipolati (ovvero, come per legge, mantengono l’imballo originale della fabbrica che li produce) e sono quindi tutti certificati . Questo a garanzia del cliente finale ma anche dei nostri affiliati che sono tranquilli nel vendere sempre un prodotto di qualità.

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INCHIESTA SUL PORNO/1: JESSICA RIZZO, LA SIGNORA DELL’HARD SI RACCONTA
INCHIESTA SUL PORNO/2: GIADA DA VINCI, “LA MIA VITA HARD”
INCHIESTA SUL PORNO/3: IL PORNO SI FA DISCRETO
INCHIESTA SUL PORN/4: L’ALTRO VOLTO DEL PORNO

L’Inchiesta sul porno di FACE Magazine è realizzata grazie al supporto de Il Vizietto/Sexy Shop.
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