Le consultazioni del presidente della Repubblica con tutti i gruppi parlamentari sono terminate venerdì scorso. Al termine, Sergio Mattarella ha affermato che “non c’è nessuna intesa e serve tempo”, annunciando un nuovo giro di consultazioni. Il rebus delle alleanze appare così sempre più incerto. Ma quali sono le posizioni e le proposte dei singoli partiti? Eccole.

Luigi di Maio propone un patto di governo alla tedesca su alcuni temi, tra cui il conflitto di interessi, una legge anticorruzione e il reddito di cittadinanza. Il primo interlocutore è il Pd. Qualora i democratici non dovessero accettare – come è ormai quasi certo -, si rivolgerà alla Lega ma senza Silvio Berlusconi. La priorità di dialogo è dunque con il Partito Democratico senza ovviamente Matteo Renzi. “Sappiamo”, ha detto, “che non ci sono numeri perché una forza politica governi da sola e dobbiamo essere concreti: io voglio proporre ai miei interlocutori un contratto di governo come in Germania. Mettiamoci attorno a un tavolo, decidiamo le cose da fare”.

In foto: Luigi di Maio.

La risposta dei democratici non si è fatta attendere: “Per il Pd la proposta di Di Maio è irricevibile”, ha spiegato il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci. Per Ettore Rosato (Pd): “Basta teatrini, i Cinquestelle hanno già intesa con i leghisti”. A Mattarella il Pd ha ribadito la scelta di voler restare all’opposizione, scelta condivisa anche da Matteo Renzi. Tuttavia emergono spaccature all’interno del partito con Francesco Boccia che sostiene che occorre “aprire un dialogo”. Anche Franceschini non esclude che ci possa essere un incontro con il M5S e ha detto: “Fermiamoci e riflettiamo”. L’accordo M5S – Pd ad oggi appare, dunque, improbabile ma non impossibile.

Matteo Salvini conferma di essere favorevole ad un accordo con il M5S, ma con un governo di centrodestra e ribadendo che non intende spaccare la coalizione: “L’incarico a me per ora è inutile – ha detto il leader leghista -. Se nessuno cede si torna alle urne”. Anche per il leghista Giorgetti, “se resta veto su Berlusconi, si va al voto”. La tensione con Luigi Di Maio tuttavia in queste ore resta alta. Alla dichiarazione di Salvini – “Centrodestra e M5S hanno il 51%” – il leader grillino ha risposto: “C’è lo 0% di possibilità che il M5S vada al governo con Berlusconi e l’ammucchiata di centrodestra”.

Da Forza Italia, stop ai grillini. Silvio Berlusconi ha proposto al presidente Mattarella un governo di centrodestra a guida leghista, senza il M5s, per l’ex Cavaliere, un movimento “populista e pauperista”.  E anche la neo presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha confermato che la coalizione di centrodestra resterà unita.

Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia ha detto: “Non siamo disponibili a far parte di un governo che non mantenga compatto il centrodestra” aggiungendo che chiederà alla sua coalizione “che si presenti insieme se ci sarà un secondo giro delle consultazioni”.

Pietro Grasso, come coordinatore di Liberi e Uguali ha dichiarato: “Avendo escluso qualsiasi dialogo con le forze di centrodestra, quelle con cui possiamo aprire un confronto sui temi e i contenuti sono tutte le altre forze riformiste. Se M5s affronta certi temi comuni non potremo che dare il nostro sostegno“.