Il mare incontaminato, il Borneo, la natura selvaggia. Malesia: quanti giorni servono per visitarla?

La Malesia ha vissuto, in questi ultimi anni, un periodo di notevole espansione del settore turistico, che si dimostra essere una delle industrie nazionali più innovative e all’avanguardia. Il numero di lavoratori del settore arrivava nel 2018 a 3,4 milioni, mentre il numero di turisti che ha deciso di visitare la Malesia, fino all’arrivo della pandemia, si è attestato a 25,8 milioni. Visti questi numeri, le autorità nazionali hanno dichiarato di voler puntare al superamento dei 30 milioni di ingressi entro il 2022.

Anche i viaggiatori italiani si inseriscono in questo trend di crescita e nel 2018 sono stati ben 52.012 i nostri  connazionali che si sono recati in vacanza in terra malese.

La Malesia offre molteplici possibilità di viaggio: con la sua ricca diversità paesaggistica, nonché i numerosi luoghi di interesse culturale, può accontentare tipologie anche molto diverse di viaggiatori. Ma la sua superficie è piuttosto estesa (329.750 kilometri quadrati) e la pianificazione del viaggio è essenziale per riuscire a toccare le tappe più importanti. Per questo, cercheremo di rispondere alla domanda “quanti giorni servono per visitare la Malesia”, prendendo spunto dai viaggi organizzati dai tour operator più affidabili.

Per prima cosa, vediamo i principali punti di interesse della Malesia:

  • Kuala Lumpur: è la capitale ed è stata, negli ultimi anni, protagonista di un fortissimo rinnovamento urbanistico, che ha creato uno skyline estremamente suggestivo e interessante. Qui si trovano le twin towers Petronas, che con i loro 452 metri sono le più alte al mondo.
  • Batu Caves: si tratta di un sito religioso ricavato nella roccia calcarea che ospita una serie di tempi induisti. Vi si accede dopo una lunga e suggestiva scalinata.
  • Malacca: dichiarata patrimonio Unesco, è anche la città più antica della Malesia. Ospita le testimonianze del passaggio di numerose culture, da quella olandese (visibile nella celebre Piazza Rossa) a quella portoghese (la Porta de Santiago), da quella cristiana (resti della chiesa di San Paolo) a quella musulmana (moschea di Kampun Kling), passando per l’influenza cinese visibile nel tempio di Cheng Hoon Teng.
  • Foresta pluviale di Taman Negara: è un parco naturale caratterizzato da una biodiversità incredibile e abitato da popolazioni che custodiscono usi e costumi tradizionali. È la foresta pluviale più antica al mondo.
  • Fiume Skrang: risalendo lungo questo fiume, a cui si accede di solito pernottando nell’incantevole città di Kuching, si arriva presso la tribù Iban, antichi tagliatori di testa che oggi vivono in edifici tradizionali dove la vita si svolge in comune.
  • Isole: sono molte le possibilità di soggiorni mare in Malesia, adatti anche agli amanti dei viaggi sub. Penang, Redang, Perenthian, Pangkor, Tioman e Langkawi sono le più famose.
Le twin towers Petronas a Kuala Lumpur

La premessa da fare è che il numero di collegamenti tra la Malesia e l’Italia è ormai consistente, per cui non ci sono impedimenti particolari nel raggiungere questo Paese dai principali aeroporti italiani. Una volta atterrati, invece, bisogna pianificare con attenzione gli spostamenti, perché spesso sul posto i collegamenti non sono eccellenti.

Un tour completo della Malesia può richiedere diversi giorni, ma anche con meno di una settimana si possono toccare punti interessanti che permetteranno di conoscere una o più sfaccettature dell’anima di questo Paese.

Secondo i pacchetti vacanza per la Malesia proposti da alcuni operatori, 5 giorni possono ad esempio essere sufficienti per visitare Kuala Lumpur, Malacca e Taman Negara.

In 7 giorni, invece, si può visitare la capitale, poi recarsi a Malacca in giornata (circa 2 ore di viaggio per raggiungere la città), partire alla volta di un tour delle Cameron Highlands e raggiungere Penang, dove si potranno visitare i luoghi più suggestivi (il tempio buddista di Kek Lok Si, il Tempio birmano e il Tempio buddista con il Buddha disteso).

In 12 giorni, si può effettuare un tour completo visitando ad esempio tutto il Borneo malese. Si parte da Kuching, dove si arriva in aereo. Da lì si procede verso il lago Batang Ai, dove sarà possibile anche fare delle escursioni sulle tradizionali barche lunghe, chiamate perahu panjang, e visitare i villaggi con le tipiche abitazioni in corteccia d’albero (Rumah betang). Seguono 3 giorni nel Mulu National Park, il parco più bello della Malesia dal punto di vista naturalistico, con grotte piene di stalattiti, ponti sospesi e percorsi di trekking nella giungla. Un’altra parte del viaggio sarà dedicata al monte Kinabalu (Patrimonio Unesco per la sua biodiversità) e al fiume Kinabatangan.

La Malesia, infine, è anche una meta di grandissimo interesse per gli amanti delle immersioni subacquee. I fondali più interessanti si trovano attorno a Lankayan, Sipadan, Kapalai, Mataking e Layang Layang.

Consigli utili per l’organizzazione del viaggio

A differenza di altre mete di viaggio, non esiste un periodo migliore dell’anno in cui visitare la Malesia. Per la sua posizione, infatti, la temperatura resta sempre compresa tra i 26 ed i 32 gradi. Per quanto riguarda le precipitazioni, tra novembre e febbraio sono più frequenti sulla costa orientale, mentre tra giugno e settembre interessano soprattutto la costa occidentale.

Per recarsi in Malesia non servono vaccini. Quanto al visto turistico, non è necessario per soggiorni più brevi di 3 mesi.

In Malesia non si avrà difficoltà con la lingua, visto che tutti – soprattutto in città – parlano inglese fluentemente.

La moneta è il Ringgit, o dollaro malesiano.