Per la prima volta i componenti della famiglia Spada finiscono in carcere per il 416 bis. Con l’accusa di associazione mafiosa, sono stati arrestati 32 membri del clan che, con i Falciani, detiene il potere criminale di Ostia. L’operazione battezzata Eclisse, è cominciato alle 4 del mattino. Su disposizione del gip Simonetta D’Alessandro, gli agenti della squadra mobile di Roma, diretti dal Luigi Silipo, e il nucleo investigativo dei carabinieri del Gruppo di Ostia, coordinati dal colonnello Pasqualino Toscani hanno arrestato, tra gli altri, Carmine (il boss), Armando, Ottavio, Massiliano, Enrico (detto Maciste), Roberto, il fratello del boss, che a novembre diede la testata al giornalista di Nemo (Rai2), Daniele Piervincenzi.

Un’associazione a delinquere di stampo mafioso a cui vengono contestati omicidio, estorsione, usura, intestazione fittizia. Questa è l’accusa dei pubblici ministeri Mario Palazzi e Ilaria Calò.
Per Matteo Orfini del Pd: “32 arresti per mafia a Ostia. 32 arresti che mettono finalmente in ginocchio il clan Spada”.
La sindaca di Roma Virginia Raggi sul suo profilo Twitter ha scritto: “Roma rinasce con operazione contro clan Spada a Ostia. Grazie a forze dell’ordine, Procura, Direzione distrettuale antimafia e ministro Minniti. Tutti insieme per dire no alla criminalita’. #FuorilaMafiadaRoma”.
Per il gip Simonetta D’Alessandro, nell’ordinanza con cui ha firmato i 32 arresti, si tratta di “Un’associazione a delinquere di stampo mafioso, quale è quella degli Spada, che ha provocato un profondo degrado sul territorio, consentendo il dilagare di reati gravissimi e lesivi di beni primari”.