Il Municipio VII ha dedicato il giardino di piazza Cinecittà alla storica attivista trans ed ex consigliera comunale, scomparsa nel 2010, icona e punto di riferimento del movimento Lgbti+ italiano.

Marcella Di Folco è stata la prima trans al mondo eletta ad una carica pubblica. Un’icona per il movimento Lgbti+, una delle figure più significative della lotta per i diritti civili in Italia negli ultimi quarant’anni. Era il 1995 quando fu eletta al consiglio comunale di Bologna, una tappa importante ma non l’ultima di una vita di battaglie, iniziata molti anni prima al fianco del partito Radicale. Marcella Di Folco è stata anche un’attrice e volto del mondo culturale italiano, da protagonista delle notti romane degli anni Sessanta a caratterista al cinema con Fellini (prima Satyricon, poi Amarcord, nel ruolo del Principe), Rossellini, Petri e Monicelli. Poi è arrivata la politica e nel 1980, la transizione. Ha fondato il MIT, Movimento Identità Transessuale, di cui è stata presidente. La sua attività vulcanica di attivista non si è mai fermata, fino al 2010, anno della sua scomparsa. La sua è stata una Nobile rivoluzione: questo è il titolo del film documentario di Simone Cangelosi che racconta la sua vita.

Ora, anche Roma ricorda finalmente la storia di Marcella Di Folco. Martedì 7 settembre, il Municipio VII ha inaugurato la targa che porta il suo nome nel giardino di piazza Cinecittà, alla presenza della Presidente Monica Lozzi e dell’Assessora alle Politiche Sociali Cristina Leo che ha voluto e promosso l’iniziativa.

In foto: Monica Lozzi e Cristina Leo

«Marcella Di Folco è stata una colonna portante del Movimento Lgbti+ italiano. La storia del MIT, dell’allora Movimento Italiano Trans, ora Movimento Identità Trans appartiene a tutt@ noi. Marcella è parte della nostra storia», ci racconta Cristina Leo che nel 2019 è diventata la prima assessora trans d’Italia. «Avere uno spazio pubblico dedicato per la prima volta a Roma ad una persona trans è un atto rivoluzionario. Le persone trans lottano ogni giorno per riprendersi la parola che gli è stata tolta. Ora le persone trans sanno che la loro storia non potrà più essere cancellata. Sono orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto, come Municipio VII insieme alla Presidente Monica Lozzi, all’Assessora Elena De Santis, alla Presidente della Commissione Pari Opportunità Annarita Lazazzera. Abbiamo bisogno di esempi positivi».

All’inaugurazione del giardino erano presenti anche la violinista e cantautrice H.E.R., che ha reinterpretato il brano iconico “Over The Rainbow” con il suo violino, molti esponenti storici che movimento Lgbti+ italiano e i rappresentanti delle istituzioni capitoline Elena De Santis, Assessora alla Cultura, Scuola e Sport del Municipio VII, la Presidente della Commissione Pari Opportunità Annarita Lazazzera, l’Assessora alla Crescita Culturale di Roma Capitale Lorenza Fruci. All’evento è intervenuto anche Roberto Di Folco, nipote di Marcella e figlio di Lili, l’amata sorella scomparsa quest’anno.

La panchina con i colori della bandiera delle persone Non binarie

Per l’occasione, Gioele Lavalle, Presidente dell’Associazione Gender X, ha realizzato personalmente la decorazione di una panchina del Giardino con i colori della bandiera delle persone Non binarie. Già lo scorso 17 maggio, il Giardino – che già ospitava le panchine con i colori della Rainbow Flag – era stato arricchito di panchine con i colori della Transgender Flag, sempre dall’Associazione Gender X, insieme al Gruppo SunlighTs, composto da giovani trans e non binari.
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Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 16 anni è anche organizzatore di eventi di musica elettronica e cultura indipendente. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale..