Centrosinistra in testa (quasi) ovunque, da Milano a Roma. Premiato l’asse con il M5S: vittoria certa a Bologna e Napoli. La destra spera solo su Torino e la Calabria.
Il centrosinistra spera nell’en plein: i sondaggi sono tutti favorevoli ai candidati progressisiti e la vittoria pare certa là dove il Pd e la sinistra sono alleate con il M5S, come a Napoli e Bologna. Se gli elettori premiano l’alleanza giollorossa, il centrodestra si avvia verso una sconfitta sonora e spera nel voto calabrese e nel ballottaggio a Torino dove però la vittoria sembra sempre più in salita.
Le elezioni comunali 2021 si terranno il 3 e 4 ottobre in ben venti comuni capoluogo di provincia e per il rinnovo della giunta regionale e del presidente della Calabria. Tra le grandi città al voto, sopra i 100 mila abitanti sono Bologna, Latina, Milano, Napoli, Novara, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Torino, Trieste.
Cosa dicono gli ultimi sondaggi sulle sfide più attese? Eccoli.
Secondo l’ultimo sondaggio di Porta a Porta, il candidato del centrodestra Michetti è tra il 25 e il 29% e al ballottaggio perderebbe contro tutti, tranne che contro Virginia Raggi. Un risultato molto deludente considerando che il centrodestra è unito e compatto sul suo nome, a differenza dei giallorossi che presentano ben tre candidati differenti. Roberto Gualtieri, candidato del centrosinistra, sarebbe tra il 23 e il 27%. La sindaca uscente Virginia Raggi, sostenuta dal M5S e da altre cinque liste civiche, sarebbe tra il 21 e il 25%. Quarto l’ex ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ch ad oggi otterebbe tra il 19 e il 23%. Gli altri sarebbero tra il 2 e il 5%, con la candidata di Revoluzione Civica Monica Lozzi, prima tra i candidati “minori”, tra il 2 e il 3%.
Secondo Index Research per Piazzapulita, invece, Michetti sarebbe tra il 29-33%, Gualtieri al 25-29%, Raggi al 21-25%, Calenda tra il 15-19%. Altri 2-5%. Entrambi i sondaggi rilevano un’altissima percentuale degli indecisi che sarebbe intorno al 40%.
Più chiara sarebbe la situazione al ballottaggio: per entrambi gli istituti, Michetti vincerebbe solo contro Virginia Raggi (per Index, il 59% contro il 41%). Gualtieri invece vincerebbe sia contro Michetti (55% – 45%) che contro Raggi (58% – 42%). In una sfida, ad oggi improbabile, tra Raggi e Calenda, anche Calenda si attesterebbe al 59% contro il 41% della sindaca uscente.
L’ultimo sondaggio Ipsos infine boccia senza esitazioni l’esperienza della giunta Raggi: il 61% dei romani intervistati esprime un giudizio molto o abbastanza negativo, contro il 37% che esprime soddisfazione.
Secondo l’Istituto Noto per ‘Porta a Porta’, a Milano, Beppe Sala (centrosinistra) sfiora la maggioranza al primo turno ottenendo tra il 46% e il 50%. Segue il candidato del centrodestra, Luca Bernardo, oscillante tra il 34,5% e il 38,5%. A Layla Pavone (M5s) – scelta direttamente da Conte – vanno le briciole: tra il 3 e il 5%. Il candidato di ‘Italexit’ e no vax, Gianluigi Paragone, si fermerebbe sul 3%-5%. La riconferma di Sala sindaco è pertanto una certezza.
Anche a Bologna il quadro sembra definito. Qui il centrosinistra è alleato con il M5S, con Matteo Lepore, assessore uscente di Merola, che supera ampiamente la maggioranza, tra il 58% e il 62%. Il centrodestra, con Fabio Battistini, si fermerebbe tra il 32% e il 36%.
Anche a Napoli il centrosinistra è in alleanza con il M5S con il candidato Gaetano Manfredi che si attesta tra il 42% e il 46%. Segue il centrodestra con Catello Maresca (tra 26% e 39%) e Antonio Bassolino, che avrebbe tra il 16% e il 20%. Infine, Alessandra Clemente, candidata di Potere al Popolo e varie liste civiche, che avrebbe tra il 5% e il 9%. Al ballottaggio, la vittoria di Manfredi appare certa con oltre il 60% di consensi per il candidato giallorosso.
A Torino è in testa il candidato del centrodestra, Paolo Damilano (40 – 44%), ma lo tallona da vicino Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra, con il 38%-42%. La candidata del M5S Valentina Sganga otterrebbe tra il 7% e l’11%. Fondamentale sarà dunque il ballottaggio: secondo l’ultimo il sondaggio realizzato da YouTrend per il gruppo Gedi, Lo Russo (centrosinistra) potrebbe arrivare al 53,1%, rastrellando una parte del voto 5 Stelle. Analisi confermata da Bidimedia: un ipotetico ballottaggio vedrebbe Lo Russo superare Damilano, con il 52% dei voti contro il 48%.
In Calabria si vota dopo la morte della ex presidente di Regione, Jole Santelli, sostituita finora dal vicepresidente, Nino Spirlì.
Secondo il sondaggio Winpoll, sarebbe testa a testa tra il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto (capogruppo alla Camera di Forza Italia) al 39,8% delle preferenze e la scienziata Amalia Bruni, ex allieva di Rita Levi Montalcini, schierata dal centrosinistra e M5S, con il 39,1%.
Molto staccato è Luigi De Magistris, sindaco di Napoli candidato con sei liste civiche, al 18,6% di voti. Quarto, con una percentuale inferiore al 3, l’ex presidente Oliverio. Non ci sarà il doppio turno: per le elezioni regionali, infatti, non è previsto il ballottaggio.