Era nato a Civitavecchia nel 1924, aveva 98 anni. Ѐ stato il primo direttore-manager dell’editoria italiana, padre de L’Espresso e Repubblica.
Eugenio Scalfari era nato a Civitavecchia il 6 aprile del 1924 ed è morto lo scorso 14 luglio a Roma all’età di 98 anni. Scalfari è stato il primo direttore-manager dell’editoria italiana, padre di Repubblica e L’Espresso. Con la morte di Scalfari, il giornalismo italiano perde una delle sue figure di maggior rilievo in assoluto. Scalfari aveva intrapreso la carriera di giornalista e scrittore fin dalla giovinezza, quando era ancora studente.
La carriera
Nei primi anni ’50 inizia con Il Mondo di Pannunzio e L’Europeo di Arrigo Benedetti. Nel ’55 con quest’ultimo fonda L’Espresso, primo settimanale italiano d’inchiesta. Scalfari vi lavora nella doppia veste di direttore amministrativo e collaboratore per l’economia. E quando Benedetti gli lascia il timone nel ’62, diventa il primo direttore-manager italiano, una figura all’epoca assolutamente inedita per l’Italia. Questo doppio ruolo sarà poi anche uno dei fattori del successo di Repubblica.
Il suo primo romanzo Il labirinto è uscito nel ’98. Gli altri suoi testi sono L’uomo che credeva in Dio, Per l’alto mare aperto, Scuote l’anima mia Eros, La passione dell’etica, L’amore, la sfida, il destino. A un suo intervento su fede e laicità, lui che da sempre si dichiara ateo, risponde papa Francesco, con una lettera a Repubblica pubblicata l’11 settembre del 2014. L’incontro diventa un libro nel 2019, Il Dio unico e la società moderna. Incontri con Papa Francesco e il Cardinale Carlo Maria Martini.
La sua autobiografia è uscita per i suoi 90 anni nel 2014 allegata al quotidiano.
Le reazioni
Papa Francesco ha espresso dolore per la scomparsa dell’amico Eugenio Scalfari, con queste parole: “Conserva con affetto la memoria degli incontri – e delle dense conversazioni sulle domande ultime dell’uomo – avute con lui nel corso degli anni e affida nella preghiera la sua anima al Signore, perché lo accolga e consoli quanti gli erano vicini”.
“La scomparsa di Eugenio Scalfari lascia un vuoto incolmabile nella vita pubblica del nostro Paese. Fondatore de L’Espresso e de La Repubblica, che ha diretto per vent’anni, Scalfari è stato assoluto protagonista della storia del giornalismo nell’Italia del dopoguerra. La chiarezza della sua prosa, la profondità delle sue analisi, il coraggio delle sue idee hanno accompagnato gli italiani per oltre settant’anni e hanno reso i suoi editoriali una lettura fondamentale per chiunque volesse comprendere la politica, l’economia”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricordato Eugenio Scalfari.