L’ultimo imperatore ha vinto nove Oscar, compreso miglior regia e sceneggiatura. E poi Novecento, Ultimo tango a Parigi, Il té nel deserto, Piccolo Buddha. I suoi film sono entrati nella storia del cinema mondiale; Bernardo Bertolucci è stato l’ultimo grande autore del Novecento. Star del cinema internazionale, ma anche poeta, documentarista, è morto a 77 anni a Roma, dopo una lunga malattia nella sua casa di Trastevere. La camera ardente sarà allestita martedì 27 novembre, dalle ore 10 alle 19, in Campidoglio, Sala della Protomoteca.

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Bertolucci inizia come assistente di Pasolini, girando documentari, il suo primo film è La commare secca, su un’idea di PPP. Il suo secondo lavoro è Prima della rivoluzione, nel 1964, una riscrittura a chiave di La Certosa di Parma. Il fenomeno internazionale B.B. esplode con Ultimo tango a Parigi e la complessa vicenda giudiziaria e censoria che ne seguì. Poi, nel 1976 gira Novecento, nell’86 L’ultimo imperatore con i suoi nove Oscar. Negli anni 90 gira Io ballo da sola, da un racconto di Susan Minot, Il té nel deserto, Il piccolo Buddha. Nel 2003 ritorna all’amato ’68 con la storia di tre ragazzi che intrecciano scoperte erotiche, politica e cinefilia in The Dreamers. Io e te del 2012, tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti, è il suo ultimo film.

Noi lo ricordiamo con alcune delle scene dei suoi film più amati.

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