Il Centroamerica è un mosaico di culture viventi, identità e storie lontane e preziose. In queste terre è nata la civiltà maya e qui sorgono le maestose piramidi di Tikal in Guatemala, le stele di Copán in Honduras o la cittadella di Caracol in Belize.

Di Marta Foresi

Il passato millenario incontra un presente vibrante, in questo piccolo territorio in continua estensione, ma immenso nella diversità umana e culturale. Il Centroamerica è un mosaico di culture viventi. Nel cuore del continente, dove il sole sorge in lingue diverse e la musica cambia da costa a costa, pulsa il cuore di un istmo che non unisce solo oceani e continenti, ma anche identità e storie lontane e preziose.

In queste terre è nata la civiltà maya, il cui lascito ancora illumina il mondo con il suo sapere astronomico, il suo sistema di scrittura e le sue avanguardie architettoniche. Le maestose piramidi di Tikal in Guatemala, le intricate stele di Copán in Honduras o la cittadella di Caracol in Belize sono vestigia che raccontano la grandezza di un popolo che sapeva dialogare con la natura e il cosmo.

In foto: cerimonie Maya

Joya de Cerén, situata in El Salvador e soprannominata la “Pompei delle Americhe”, offre uno straordinario spunto sulla vita quotidiana delle popolazioni che abitavano la regione oltre mille anni fa. Con l’arrivo degli europei, l’istmo è diventato teatro di incontri, conflitti e mescolanze culturali. Le antiche città coloniali, come Antigua Guatemala e Granada in Nicaragua, mantengono ancora l’eleganza dell’architettura barocca e oggi sono simboli di quella fusione culturale che ha caratterizzato l’intera area. Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, la prima città fondata nel Nuovo Mondo, testimonia come questa terra fosse la porta d’ingresso a un continente completamente nuovo.

In foto, dall’alto: Emberá Querá, Panamá; Chorti; Ruinas de Tazumal, El Salvador

Il Centroamerica non è solo una terra di storia antica, ma una regione viva e dinamica. Più di venti lingue indigene sono ancora parlate, mentre le comunità come i garifunas preservano la loro identità culturale attraverso la musica, la danza e la spiritualità, elementi che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. La marimba, con il suo suono ricco e festoso, unisce le generazioni e le nazioni, diventando simbolo condiviso tra i diversi paesi della regione.

In foto: i garifunas

La cucina centroamericana è un altro esempio della sua ricca diversità. Il mais, elemento fondamentale nella dieta mesoamericana, viene trasformato in piatti come pupusas, tamales, tortillas e arepas, variando da paese a paese. Sulle coste caraibiche, i sapori di cocco, manioca e pesce fresco creano un’esperienza unica, mentre nelle montagne del Pacifico, il caffè e il cacao sono apprezzati in tutto il mondo. Ogni piatto è una narrazione di fusione, tradizione e adattamento.

L’identità culturale del Centroamerica si riflette anche nelle sue celebrazioni, che attirano turisti da ogni angolo del pianeta. La Settimana Santa in Guatemala, inserita tra i Patrimoni Immateriali dell’Umanità dall’Unesco, affascina con i suoi tappeti multicolori e le processioni solenni. In Nicaragua, il Palo de Mayo rivive attraverso la musica e la danza afro-caraibica. Panama ospita uno dei carnevali più festosi del continente, mentre la Repubblica Dominicana pulsa al ritmo di merengue e bachata, anch’essi riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità.

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