“Roma sia stimolata a rinascere, ad avere una scossa. Ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti per formare una nuova classe dirigente nella politica”. Sono le parole del cardinale vicario Agostino Vallini e il giudizio politico sulle dimissioni di Ignazio Marino è netto. Ma non sorprende. E suona come una resa dei conti nei confronti di un sindaco mai digerito oltre Tevere. Un sindaco colpevole di essersi espresso a favore delle tecniche di procreazione medicalmente assistita, di aver approvato il registro delle Unioni Civili e di aver sfilato al Gay Pride. Troppi affronti, evidentemente, mai andati giù in Vaticano. La reazione inferocita del papa alla domanda sul presunto invito di Bergoglio a Marino per il suo viaggio a Filadelfia – poi clamorosamente smentito – ne è la conferma. Nel paese meno laico del mondo (occidentale) accade anche questo.

foto Uaar

Che la Curia esprima un parere verso un’amministrazione non è un reato né uno scandalo. Ci si chiede però come mai questa stessa forza critica – espressa verso Marino – non sia mai stata pronunciata nei confronti di chi in questi anni ha divorato Roma, di chi è stato protagonosta di Mafia Capitale o di chi è stato responsabile di quel miliardo di euro di debito che Marino ha ereditato. La risposta non è poi così complessa. La Curia romana che attraverso le parole del cardinale vicario Agostino Vallini invoca “la svolta” è infatti la stessa che sosteneva l’amministrazione Alemanno. Un articolo di Carlo Tecce de Il Fatto Quotidiano del 30 maggio 2013 (si apprende dal sito dell’Uaar) ha rivelato che l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno – pochi giorni dopo la fine del suo mandato abbia incontrato il vicario di Roma, il cardinale Agostino Vallini e il mons. Rino Fisichella, per concordare la strategia elettorale per la riconquista del Comune. Un incontro per discutere di strategie, consigli, rassicurazioni. E non stupisce che la stessa Santa Sede, che ha osservato con tensione e timore la caduta di Alemanno, abbia rifiutato qualsiasi contatto, qualsiasi colloquio con l’allora chirurgo Ignazio Marino.
Una santa alleanza, quella tra Alemanno e la Curia, che è però stata sconfitta alle urne. Ma in Italia evidentemente non governa chi è scelto dagli elettori. Nel Bel Paese, accade anche questo.

(Foto: vicariatusurbis.org)

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