Durante il corteo dei “No Green Pass” di sabato a Roma, devastata la sede della CGIL, assalto al pronto soccorso: 12 arrestati, tra cui i capi di Forza Nuova e di “Io Apro”.

A Roma, è stato un sabato di guerriglia e violenza, come non si vedeva da tanto. Tutto è cominciato verso le 15 in Piazza del Popolo, con la manifestazione dei “No Green Pass” autorizzata dalla Questura di Roma. Erano presenti circa 10mila persone. Dalla piazza è poi partito il corteo, guidato dai militanti del partito di estrema destra Forza Nuova. Dopo aver varcato i posti di blocco della polizia, una parte ha raggiunto la sede della CGIL in Corso d’Italia, vicino a Villa Borghese, devastando gli uffici del sindacato fino al quarto piano, dove si trova l’ufficio del segretario nazionale Maurizio Landini. Tra loro, sono stati fotografati e filmati (e poi arrestati) anche i capi di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino. All’assalto della Cgil ha partecipato anche uno dei leader di “Io Apro”, il movimento dei ristoratori vicino alla destra radicale, Biagio Passaro, anche lui arrestato.

Un momento degli scontri fra manifestanti e polizia a Roma. Foto: keystone – rsi.ch

In serata, invece una trentina di squadristi è entrata con la forza nel Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I, rompendo la porta d’ingresso e occupando l’accesso. Il direttore del Pronto Soccorso Francesco Pugliese ha raccontato a Repubblica: «Per fortuna sono stati bloccati prima che potessero entrare nell’area dove c’erano più pazienti, ma in concreto hanno bloccato l’accesso della sala rossa, che è la sala critica del Pronto Soccorso, mettendo a rischio l’eventuale paziente grave che poteva arrivare in qualsiasi momento». Cinque persone sono rimaste ferite: due agenti delle forze dell’ordine e tre membri del personale sanitario che erano stati aggrediti «con lancio di bottiglie».

Per tutta la giornata i manifestanti hanno attaccato le camionette della polizia, che ha cercato di respingere l’assalto utilizzando idranti, gas lacrimogeno e manganelli. Il corteo è arrivato fino a pochi passi da Palazzo Chigi. Durante gli scontri 38 agenti delle forze dell’ordine e alcuni manifestanti sono stati feriti.

Chi sono gli arrestati

Al termine della drammatica giornata, 600 persone sono state identificate e 12 sono state arrestate, tra cui i capi di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, che era sotto regime di sorveglianza speciale.
In manette è finito anche Luigi Aronica, 65 anni, conosciuto come Er pantera, ex appartenente ai Nar, i Nuclei Armati Rivoluzionari accusati negli anni 70 e 80 di aver dato animato la stagione degli anni di piombo anche attraverso stragi e attentati. Come già scritto, è stato arrestato anche Biagio Passaro, il leader del movimento IoApro, e Fabio Corradetti, 20 anni, militante di Forza Nuova, già condannato a 18 anni per aver lanciato sassi contro una pattuglia dei carabinieri nel quartiere Valle Aurelia. In manette si trova anche Pamela Testa, l’organizzatrice della manifestazione, “esterna” a Forza Nuova, ma – come si vede dai suoi post sui social – simpatizzante del movimento.

Da sinistra, Giuliano Castellino, Luigi Aronica, Roberto Fiore
I dodici arrestati devono rispondere, a vario titolo, di danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Le reazioni politiche

La condanna del mondo politico è stata unanime, con alcune eccezioni. La leader di Fdi Giorgia Meloni ha infatti minimizzato parlando di “matrice non chiara, da verificare”. “Parole infelici, il fascismo è evidente”, ha risposto Enrico Letta, segretario del Pd. Dopo il silenzio iniziale, Lega e Fdi, imbarazzati per le tante presenze neofasciste in piazza, hanno puntato il dito contro la ministra dell’Interno Lamorgese per la gestione del corteo. Per Landini (Cgil), sabato è stata “ferita la democrazia”.
Il Pd, il M5S, Leu e Iv chiedono ufficialmente lo scioglimento di Forza Nuova con una proposta di legge che sarà depositata dal deputato Emanuele Fiano del Pd. Il centrodestra però si sfila e boccia la proposta: “Basta applicare le leggi, iniziativa strumentale in vista dei ballottaggi alle Comunali”, dicono da Lega e Fdi.