Il centrodestra ha vinto a Genova, L’Aquila e Palermo, il centrosinistra a Taranto, Lodi ed è in vantaggio a Parma e – a sorpresa – a Verona. Il Pd è il primo partito, crolla la Lega e Meloni supera Salvini. Tra due settimane, i ballottaggi.

Le elezioni amministrative di domenica 12 gugno hanno coinvolto più di novecento comuni italiani, fra cui 26 capoluoghi di provincia. Tra le le sfide più attese, sono andati al voto soprattutto piccoli e medi comuni tradizionalmente vicini al centrodestra o con sindaci uscenti (con poche eccezioni) dell’area Salvini – Meloni. In questa tornata elettorale non ha votato nessuna grande città, con le due eccezioni di Genova e Palermo.
Quanto al voto delle singole liste, il PD è primo partito e FdI supera nettamente la Lega. Va male il M5S, mentre è sopra le aspettative Azione di Calenda.

Le sfide maggiori

Le due città più importanti in cui si votava sono state Genova e Palermo: in entrambe hanno vinto al primo turno i candidati di centrodestra. A Genova è stato rieletto con il 55% il sindaco Marco Bucci (sostenuto anche da Italia Viva di Renzi), mentre a Palermo è sindaco Roberto Lagalla, eletto con il 44%. In Sicilia la legge elettorale è diversa e non è previsto il ballottaggio se al primo turno un candidato supera il 40 per cento. La vittoria di Lagalla arriva a pochi giorni dall’arresto di due candidati in consiglio comunale con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso: Francesco Lombardo di Fratelli d’Italia e Pietro Polizzi di Forza Italia.

Il centrosinistra viene riconfermato a Padova, con la rielezione al primo turno di Sergio Giordani, ma può esultare anche per il netto vantaggio di Damiano Tommasi a Verona, città feudo della destra italiana, dove la sfida sarà con il primo cittadino uscente Federico Sboarina.

A Parma è andato molto bene il candidato del centrosinistra e del M5S Michele Guerra, attuale assessore alla Cultura della giunta di Federico Pizzarotti.

L’Aquila conferma il sindaco uscente di destra Pierluigi Biondi e a Catanzaro è in testa il candidato di Lega e Forza Italia Valerio Donato (che fino a qualche settimana fa apparteneva al Partito Democratico).

A Taranto, è un vero trionfo per l’ex sindaco Rinaldo Melucci, sostenuto dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, che supera il 61%.

La Spezia ha confermato il sindaco di centrodestra Pierluigi Peracchini.

A Lodi, Andrea Furegato del centrosinistra e M5S ha sconfitto la sindaca uscente, Sara Casanova, che nel 2018 era stata al centro di un caso nazionale per aver negato di fatto la mensa scolastica ai bambini stranieri.

Quasi tutti gli altri comuni capoluogo chiamati al voto andranno al ballottaggio tra due domeniche.

Una curiosità che ha animato il web nelle ultime ore: a Ventotene, il fondatore del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi ha preso zero voti.