Nel 2008 Walter Siti anticipava, con il suo romanzo “Il Contagio” (Mondadori), il racconto di quel “mondo di mezzo” svelato quasi 10 anni dopo dall’inchiesta Mafia Capitale. Un mondo sospeso tra legalità e illegalità, borgate, periferie e centri di potere. E in quel mondo vivono spacciatori, bottegai, prostitute e prostituti, protagonisti del libro e ora anche del film, in concorso a Venezia74 nella sezione Le Giornate degli Autori. Ne sono registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini alla loro seconda prova cinematografica dopo il fortunato esordio di Et in Terra Pax.
Anna Foglietta, Vinicio Marchioni, Vincenzo Salemme, Giulia Bevilacqua, Maurizio Tesei, Luciana De Falco, Daniele Parisi, Michele Botrugno interpretano i sogni di riscatto, la solitudine, la rabbia dei protagonisti. Sono criminali, palazzinari, marchettari dalle doppie vite, cocainomani. Storie che si intrecciano tra il Quarticciolo, borgata a sud est della Capitale, e l’alta borghesia corrotta di Prati. C’è il borgataro che ricicla i denari della camorra napoletana nel mercato immobiliare. C’è il professore intellettuale – interpretato da un insolito Vincenzo Salemme – innamorato del culturista che si prostituisce per pagarsi la cocaina. C’è il boss che si è arricchito sfruttando la tragedia dei migranti. Tutti uomini e donne dalle vite in bilico tra illegalità e tentativi di riscatto.

Il “Contagio” cinematografico appare ripulito rispetto al cinismo, molto duro, del romanzo. Dall’ossessione della coca, la malavita e il sesso mercenario al centro del libro di Siti, l’attenzione dei registi vira sull’aspetto “sociologico” dei protagonisti e dell’umanità fragile e disillusa che rappresentano. Walter Siti arrivato al festival per la presentazione del film ha detto: “Non ho voluto avere niente a che fare col lavoro dei due registi. Libri e film sono opere autonome senza alcun dovere di fedeltà. Del resto quanti Edipi esistono oramai… E non avrebbe alcun senso che Sofocle si lamentasse”.

Il contagio è in gara anche per il Queer Lion, il premio collaterale per i film con tematica omosessuale & queer culture. Dai produttori di “Non essere cattivo”, “Il contagio” sarà in sala dal 5 ottobre con Notorious Pictures. Una produzione Kimera Film con Rai Cinema.