Dopo la chiusura di Matteo Renzi ad ogni ipotesi di governo con il M5S, fatta in diretta tv da Fazio, Luigi di Maio trae le sue conclusioni: “Il Pd non riesce a liberarsi di Renzi nonostante l’abbia trascinato al suo minimo storico prendendo una batosta clamorosa. Altro che discussione interna al Pd. Oggi abbiamo avuto la prova che decide ancora tutto Renzi col suo ego smisurato”. Nel suo post su Facebook, poi aggiunge: “Noi ce l’abbiamo messa tutta per fare un governo nell’interesse degli italiani. Il Pd ha detto no ai temi per i cittadini e la pagheranno“.
Ma quali erano i temi, le condizioni e le proposte che hanno diviso Pd e M5s?

M5S: CONFLITTO DI INTERESSI, ART 18, GIUSTIZIA, POVERTA’.
Luigi Di Maio auspicava un contratto di governo sui temi e “non un accordo” che invece avrebbe rappresentato “uno scambio di poltrone”. Questi i temi cari a Di Maio: immigrazione, giustizia, taglio dei costi della politica. Tra le priorità, Di Maio ha inserito però anche la reintroduzione dell’articolo 18, il reddito di cittadinanza, la legge sul conflitto di interessi e gli agenti sotto copertura per smascherare la corruzione, punti molto delicati per il Pd.

LAVORO ED EUROPA: LE PROPOSTE PD
Se Renzi si è detto contrario a qualunque proposta di accordo di governo con il M5S, il reggente Maurizio Martina, negli ultimi giorni, è apparso meno rigido. Il Pd ha chiesto al M5S una chiara collocazione europeista rispetto a possibili tentazioni populiste. Si partiva dalle 100 proposte per l’Italia del programma elettorale del Partito Democratico.
Il Pd avrebbe voluto un atto d’impegno per rafforzare la democrazia rappresentativa, dando piena attuazione prima di tutto all’articolo 49 della Costituzione. I democratici proponevano inoltre l’assegno universale per le famiglie con figli e l’estensione del Reddito di inclusione voluto dai governi Pd, insieme al taglio permanente del costo del lavoro a tempo indeterminato: temi, questi, che potevano suonare come musica per le “orecchie” del Movimento. Così come i temi ambientali, molto presenti nel programma elettorale dei 5 Stelle, a cominciare dalla decarbonizzazione dell’economia entro il 2025.