Si alza il sipario, al Mattatoio e al Teatro Vascello, sui Dancing Days, i “giorni della danza” del Romaeuropa Festival. La sezione del Ref2020, curata da Francesca Manica, indaga anche quest’anno le tendenze europee in ambito coreografico, esporando il tema dei nuovi corpi, identità e linguaggi. La rassegna è in scena dal 23 ottobre all’1 novembre al Mattatoio e al Teatro Vascello.
«Questa edizione di Dancing Days affronta in modo viscerale il rapporto tra la società contemporanea e l’io interiore delle danzatrici-autrici e dei danzatori-autori che la abitano, spiega Francesca Manica. Molteplici identità si incarnano in corpi fluidi capaci di farsi carico degli odierni processi di trasformazione, di divenire mezzo per costruire narrazioni alternative del nostro presente. I progetti selezionati sono specchio di questo tempo privo di certezze in cui è necessario ricostruire nuovi spazi e nuovi paesaggi da abitare e in cui ritrovare nuova centralità».
Dancing Days si apre venerdì 23 ottobre con Luna Cenere che porta al Teatro 1 del Mattatoio lo spettacolo Twin: la coreografa e danzatrice dialoga con il visual artist Gilles Dubroca, indagando rapporto tra natura e tecnologia, tra il corpo e tutto ciò che l’uomo è stato in grado di comprendere e riscrivere nel corso della sua evoluzione.
Sabato 24 ottobre, doppio appuntamento al Mattatoio con due coreografie incentrate sulla costruzione dell’identità femminile. Alle ore 17 e alle 19, al Teatro 2, l’italo giapponese Masako Matsushita nel suo UN/DRESS instaura un dialogo tra corpo e tessuto per reinventare le normali gestualità che compongono il nostro vestirci e svestirci. È invece un omaggio alla femminilità ispirato all’opera Witch Dance di Mary Wigman quello portato in scena dall’acclamata Joy Alpuerto Ritter: tra danza popolare e classica filippina, Hip Hop e Voguing, lo spettacolo Babae è al Teatro 1 alle 18 e alle 20.

Giovedì 29 ottobre, Viktor Cernický porta al Romaeuropa Festival il suo PLI, una pièce intrisa di humour dove la semplicità spaziale e i pochi elementi scenici divengono metafora delle dinamiche senza fine dell’essere umano.
Venerdì 30 ottobre al Mattatoio, Iris Karayan osserva da vicino i modi in cui il corpo viene abitato e rappresentato nello sport e nella cultura pop, costruendo in UNAUTHORISED un collage live di “enactment” e mutazioni fisiche, uno spazio asettico e luminoso invaso dalla fisicità dei performer. Nella stessa giornata, ma al Teatro Vascello, il Collettivo MINE (vincitore dell’edizione 2019 del concorso DNAppunti Coreografici) presenta Corpi Elettrici, uno spettacolo realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica Elettronica G.B Martini di Bologna e il Festival Gender Bender: 22 micro componimenti elettronici da due minuti saranno presentati live e in versione video dai 22 giovani compositori\studenti dei corsi di musica elettronica e musica applicata del conservatorio e 5 danzatori del Collettivo (Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Siro Guglielmi, Roberta Racis e Silvia Sisto).

Sabato 31 ottobre, Dancing Days ospita la nuova edizione di DNAppunti Coreografici, progetto a sostegno dei giovani coreografi italiani volto a individuare nuove figure emergenti della danza a cui offrire un percorso di ricerca con sostegni eterogenei. La finale del premio vede i quattro finalisti presentare gli studi della loro opera coreografica. Sono: Giacomo Citton con Mefistofele: Verging; Alice Gosti con Where Is Home – La straniera; Stefania Tansini con My Body e Giada Vailati con I 72 spiriti della chiave di Salomone. Sempre il 31 ottobre al Teatro 1 del Mattatoio, BOB del danzatore e coreografo Matteo Marchesi indaga, in dialogo con il pubblico, la relazione tra la diversità e ciò che consideriamo mostruoso, tra seduzione e paura.

Chiude la rassegna, domenica 1 novembre al Teatro Vascello Simona Bertozzi con ILINK – don’t stop the dance, che riprende a distanza di dieci anni la prima azione coreografica del suo progetto Homo Ludens, creato intorno alle quattro categorie ludiche individuate dallo scrittore, sociologo e antropologo Roger Caillois: “Ilinx”, “Alea”, “Agon”, “Mimicry”.
Il programma di Dancing Days
Il programma di Romaeuropa 2020