È stata una delle voci simbolo degli anni 90. Dolores O’Riordan, la cantante irlandese dei Cranberries, è morta ieri a 46 anni. A darne l’annuncio è stato il suo agente, spiegando che Dolores si è spenta “improvvisamente” a Londra. Il corpo di O’Riordan è stato trovato nella sua camera nell’hotel Hilton di Park Lane. La celebre cantante era nella capitale britannica per una sessione di registrazione con l’intera band irlandese dei Cranberries. La scorsa estate il gruppo, che era atteso anche in Italia, aveva annullato il tour europeo a causa delle condizioni di salute della sua leader. “È con enorme dispiacere – aveva commentato la band – che cancelliamo questi concerti. Dolores sta facendo grandi progressi, tuttavia non vogliamo mettere a rischio la sua ripresa. Eravamo entusiasti di essere tornati in tour a condividere la nostra musica con i nostri fan, e non vediamo l’ora di tornare sul palco quanto prima”.
Dolores O’Riordan era nata nel 1971 a Limerick, nel sud ovest dell’Irlanda, aveva sei fratelli ed è diventata la voce dei Cranberries nel 1990, dopo aver letto un annuncio su un giornale locale. La band ha pubblicato sette dischi. Il loro primo successo è stata la canzone “Linger”, del 1993, che ha raggiunto la Top 10 delle classifiche americane e irlandesi. Il 28 aprile 2017 è uscito l’ultimo album, “Something Else”, che contiene tre brani inediti e i successi della band irlandese rivisitati in chiave orchestrale. Nel 2012 i Cranberries erano tornati in scena dopo un lungo periodo di separazione.
IL RICORDO DEI COLLEGHI
La notizia della scomparsa di Dolores O’Riordan ha sconvolto non soltanto i fan, ma anche i colleghi del mondo della musica. Dai Duran Duran a Ronan Keating, in tanti hanno espresso affetto e dolore. Giuliano Sangiorgi, il frontman dei Negramaro, con il quale aveva duettato per il brano “Senza fiato”, le ha dedicato una lettera su instagram: “Ti ho vissuta sempre come un sogno – ha scritto -. Avrei dovuto essere meno rispettoso delle distanze, come se non fossero mai esistite e, invece, ti ho trattato come una leggenda, perché questo sei per quelli come noi e per il mondo intero, per la generazione di ‘Zombie’ che hai lasciato orfana della voce più rivoluzionaria degli ultimi 40 anni”.
Noi la ricordiamo con alcuni dei brani più amati.