La conferenza delle famiglie che si è aperta oggi e andrà avanti fino a domenica 31 marzo a Verona raccoglie le associazioni anti tutto: anti-abortisti, anti-omosessuali, anti-divorzisti, anti-femministi.
Il tanto contestato logo del patrocinio del Consiglio dei ministri è stato rimosso solo negli ultimi giorni, ma restano gli altri: quello del ministero della Famiglia, quello delle regioni leghiste Veneto e Friuli Venezia Giulia. Non siamo nel 1400, ma nel ricco nordest del 2019: a pochi mesi dalle elezioni europee va in scena il grande spot dell’ultradestra che “difende la vita”, purché sia bianca, cristiana ed eterosessuale.
Tra gli organizzatori e i maggiori promotori, c’è il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana, noto per le sue posizioni anti-abortiste. Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno, la segretaria di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il senatore Simone Pillon, promotore dell’omonimo e contestatissimo ddl, e giornalisti come Alessandro Sallusti e Maurizio Belpietro.
Molti di loro sono divorziati, hanno figli sparsi qua e là, ma difendono la “famiglia tradizionale”. Come Matteo Salvini, con due matrimoni finiti, figli avuti da due mogli diverse ed ora compagno di Franceasca Verdini, figlia dell’ex deputato Denis. O come Giorgia Meloni che ha avuto un figlio pur non essendo sposata, da un uomo molto più giovane di lei. Moralisti dalla doppia morale, verrebbe da dire. Nessuna novità: la storia è nota e il Family Day docet.
Una pioggia di soldi finanzia il meeting degli ultrareazionari: oggi l’Espresso pubblica un’inchiesta esclusiva che racconta come, dietro il raduno della destra oscurantista, si celino oligarchi di Mosca, integralisti Usa, cattoleghisti e tanto denaro offshore.
Ma chi sono i relatori del meeting di Verona?
Dmitri Smirnov. Esponente della Chiesa ortodossa russa, definisce «assassine e cannibali» le donne che scelgono di abortire.
Brian Brown. presidente dell’Organizzazione internazionale per la famiglia (IOF), ente che organizza l’annuale Congresso delle Famiglie, nel 2016 aveva accusato Barack Obama di aver «normalizzato la pedofilia». Per lui, i laici sarebbero colpevoli dell’abbandono del matrimonio e dell’accettazione della poligamia. Quacchero, poi convertitosi al cattolicesimo, ha 9 figli ed è un grande sostenitore del presidente Donald Trump.
Lucy Akello. Tra le più discusse c’è lei, la parlamentare ugandese che avrebbe appoggiato una legge per opprimere e uccidere gli omosessuali.
Alexey Komov. Ambasciatore russo del World family congress all’Onu promuove l’istruzione domestica, contro la scuola pubblica. Quanto al dramma dell’omofobia in Russia e alle torture nei confronti delle persone lgbt in Cecenia ha detto: «Trovo ridicolo parlare di omofobia. Si tratta, in questo caso spedifico, di una semplice avversione verso certi stili di vita tipici dei gay».
Sui social, c’è chi ironizza sull’assenza di esponenti dell’Isis: le posizioni dei relatori non sono poi così lontane dai carnefici del sedicente stato islamico.
Per contrastare la deriva ultrareazionaria in scena a Verona, la rete All Out ha raccolto oltre 140mila firme. Un documento sottoscritto da 350 docenti e ricercatori rileva la mancanza di scientificità nelle posizioni sostenute dagli organizzatori del congresso. Hanno firmato anche centinaia di docenti delle scuole medie e superiori. E sabato 30 marzo, in decine di migliaia saranno in piazza a Verona per resistere al nuovo Medioevo.