La legittima difesa è quasi legge. Il provvedimento bandiera di Matteo Salvini è stato approvato oggi dalla Camera con 373 Sì, 104 contrari e 2 astenuti (l’ex 5S Dall’Osso ha abbandonato l’Aula al momento del voto). Nel Movimento 5 stelle 25 deputati non hanno partecipato al voto, 29 erano “in missione” e 165 hanno votato a favore. Il testo tornerà al Senato dal 26 marzo per la terza lettura, per via di una modifica dovuta a un errore nell’indicazione delle coperture.

La legge “non entusiasma” Luigi di Maio, ma “è nel contratto e si farà”. Nonostante i dissidenti, il disegno sarà sicuramente legge, per via del voto favorevole di tutto il centro destra: voteranno a favore Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e la gran parte del M5S.

Nel Movimento sono tanti i mal di pancia. La parlamentare napoletana Doriana Sarli ha già annunciato che non lo voterà: “Così si rischia il Far West, è un testo pericoloso, io non lo voto”, ha detto la deputata. Sono contrari il Pd e Liberi e Uguali. Il democratico Ivan Scalfarotto ha contestato l’uso delle armi, negando che “siano uno strumento neutro, bensì uno strumento di morte”. Per Felice Maurizio D’Ettore di Forza Italia: “Viva le armi quando si possono usare per legittima difesa”.

COSA PREVEDE IL TESTO

La legge introduce la presunzione assoluta di legittima difesa rispetto a ogni atto compiuto “per respingere l’intrusione posta in essere con violenza o minaccia di uso di armi o di altri mezzi di coazione fisica”. Non c’è più, quindi, la sola presunzione assoluta di proporzionalità, che già esiste, ma anche di tutti gli altri requisiti. Se c’è il “turbamento”, insomma, vale tutto. Anche se chi ha violato il domicilio non è armato, non ha usato violenza né minaccia, non ha messo in pericolo l’incolumità fisica e neanche i beni. Basta che il padrone di casa dimostri di aver creduto di essere in pericolo, e di essersi trovato in uno “stato di grave turbamento”.

LA CONDANNA DEI MAGISTRATI

La condanna dei magistrati è molto netta. Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Francesco Minisci, in audizione alla commissione Giustizia della Camera, ha rilevato che alcuni aspetti della riforma della legittima difesa presentano il rischio di “profili di illegittimità costituzionale” e “rischiano di legittimare condotte illecite gravi, fino all’omicidio. Tra le norme contestate, il presidente Minisci ha invocato l’introduzione della presunzione della legittima difesa “nella sua interezza nel caso in cui si agisce per prevenire l’intrusione anche a distanza e il caso avvenga nelle vicinanze dell’abitazione o del negozio”. “La tutela rafforzata nel nostro sistema c’è già con la legge del 2006 – ha concluso Minisci.

La nuova legge preoccupa non solo i magistrati. In tanti vedono nella nuova normativa un chiaro riferimento al sistema americano, dove gli omicidi volontari e gli “incidenti” dovuti all’uso delle armi libere causano ogni anno centinaia di morti e sono una delle prime cause di morte del paese. In Italia c’è un dato che allarma ulteriormente: il 2018 è stato l’anno con il dato record di femminicidi. La presenza dei ladri in casa, per tanti, potrebbe essere solo l’ennesimo pretesto per legittimare gli uomini violenti a sparare. In un paese travolto dalla crescente ostilità verso migranti, stranieri e minoranze, dove episodi di razzismo e aggressioni sono all’ordine del giorno, sarà il Far West?

Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 12 anni è anche organizzatore di eventi di musica elettronica e cultura indipendente. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale..