La Redazione
In questi ultimi anni l’intrattenimento digitale ha subito una svolta fondamentale, che ha portato anche a una crescita imponente, e la usa principale è stata l’ingresso nella scena da parte dell’intelligenza artificiale. L’AI è diventata protagonista in breve tempo in tantissimi settori, compreso quello videoludico, dove oggi rappresenta una realtà concreta in continua evoluzione, arrivando a ridefinire le regole stesse dell’esperienza di gioco. L’interazione fra gioco ed intelligenza artificiale ha dato il via a una rivoluzione che ha posto però anche molte domande di tipo etico. Cerchiamo allora di capire le nuove strade intraprese e le prospettive sul futuro dell’intrattenimento.
Come l’AI cambia i videogiochi
L’intelligenza artificiale ha aumentato di gran lunga la propria influenza nei videogiochi moderni, non limitandosi più alla sola gestione dei personaggi non giocanti, ovvero gli NPC. Le dinamiche che si trovano a gestire gli algoritmi di oggi sono molto più complesse e permettono l’adattamento in tempo reale alle scelte fatte dai giocatori, fino alla creazione di vere e proprie strategie e comportamenti da parte dei nemici virtuali dei vari giochi. Tantissimi giochi come ad esempio anche The Last of Us provano come oggi gli NPC siano diventati decisamente imprevedibili e rendano ogni narrazione diversa in base anche a come giocano gli utenti.
Le intelligenze artificiali hanno ormai impresso una svolta per tutte le tipologie di prodotti realizzati dalle software house del gaming, quindi dai videogiochi per console o pc fino alle piccole app per smartphone o tablet, oppure alle attrazioni che si trovano all’interno di un casinò online. Nelle sale da gioco virtuali giochi come slot, roulette, blackjack e poker, ma anche il bingo, l’AI ottimizza l’esperienza monitorando il comportamento degli utenti e personalizzando l’esperienza stessa. È proprio sulla personalizzazione del gioco che l’AI mostra di avere tantissimi passi da fare ancora in avanti.
Progresso e sfida etica
La convivenza dell’intelligenza artificiale con il gioco non è certo priva di conseguenze e la prima preoccupazione che desta riguarda la riduzione di lavoro per l’essere umano che, come in tutti gli altri settori dove è intervenuta l’AI, verrebbe tirato fuori anche da quello videoludico. Si tratta dunque di una rivoluzione tecnologica che pone sfide etiche non indifferenti.
Nel momento in cui l’AI è arrivata a generare autonomamente contenuti, sviluppare intere ambientazioni e scrivere anche i dialoghi, ecco che il lavoro umano non trova più spazio a livello di progettazione dei giochi e molte figure professionali rischiano di sparire. Un altro problema riguarda l’originalità, che con l’avvento dell’AI rischia di lasciare il posto ad un appiattimento creativo. Gli algoritmi creano in pochi istanti ciò che vogliono ciò va inevitabilmente a discapito dell’unicità e della visione artistica che sono sempre stati il punto forte dei videogiochi. Occhio poi anche ai rischi più seri, come quelli di generare dipendenza e atteggiamenti compulsivi negli utenti, spinti sempre di più al gioco dagli algoritmi. I sistemi sono creati ad hoc per far rimanere il più possibile gli utenti nelle piattaforme di gioco, ma ciò va sicuramente contro ogni etica.
Il futuro dell’AI nel gaming, e soprattutto gli effetti positivi di ciò, è legato alla necessaria ricerca di un punto di equilibrio fra l’evoluzione e la responsabilità. La trasparenza nell’uso dei dati e la regolamentazione ferrea sono due fattori cruciali per arrivare a un’esperienza ludica ideale per le prossime generazioni, basata sulla consapevolezza.