L’Istituto superiore di Sanità ha aggiornato i dati: il 99% dei morti di Covid in Italia negli ultimi 6 mesi non era stato vaccinato. I vaccini proteggono al 95% dai ricoveri, all’80% dal contagio.

La quasi totalità dei morti di Covid in Italia e la nettissima maggioranza dei ricoverati non ha avuto neanche una dose di vaccino anti-Covid. Sono i dati, relativi agli ultimi 6 mesi, diffusi martedì 27 luglio dall’Iss, l’Istituto superiore di Sanità. I dati analizzano l’efficacia dei quattro vaccini autorizzati finora in Europa dal mese successivo all’inizio della campagna vaccinale nel nostro Paese.

Secondo il rapporto, il 99% dei deceduti per Covid da febbraio ad oggi non aveva ricevuto le dosi, o soltanto una, indispensabili per costruire le difese immunitarie contro il coronavirus. Il restante 1% è composto da pazienti che, pur avendo completato il ciclo di immunizzazione, sono morti perché troppo fragili per età (media 89 anni) o per sovrapposizione di altre patologie, almeno 5: cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus e ipertensione. In termini numerici si tratta di 423 decessi in vaccinati con doppia dose che rappresentano l’1,2% dei morti per Covid registrati dal 1° febbraio al 21 luglio, in tutto 35.776. I calcoli sono partiti da quella data considerando 5 settimane dall’avvio della campagna.

Sui decessi di persone immunizzate, chiarisce i dubbi Graziano Onder, che ha lavorato sul rapporto come geriatra dell’Iss: «Il campione è piccolo ma sufficiente per trarre conclusioni di conferma sulla validità dei composti anti Sars-CoV-2. Non è una sorpresa che in una minoranza di persone i vaccini non siano efficaci, di solito accade nei molto anziani e nei malati con sistema immunitario debilitato. È difficile fare una stima. Si può affermare senza ombra di dubbio che i vaccini hanno salvato milioni di vite».

Quanto ai ricoveri e ai contagi, il rapporto conferma i dati pubblicati la scorsa settimana sull’efficacia dei vaccini. Il virologo Giorgio Palù, componente del Comitato tecnico scientifico, spiega così i risultati dell’indagine: «Il ciclo completo dei vaccini a mRNA (Pfizer, Moderna) protegge dall’ospedalizzazione intorno al 95%, al 90% dal Covid-19 sintomatico e all’80% dall’infezione».
Non è stata fatta una comparazione diretta tra i composti oggi somministrati (Moderna, Pfizer-BioNTech, AstraZeneca, Johnson & Johnson), ma è in preparazione uno studio sulle dosi prodotte dalle 4 aziende. (Foto copertina: M.Jorjoson – Unsplash)