Il Centrodestra vince le elezioni con il 44%: avrà la maggioranza sia alla Camera che al Senato. Fdi primo partito con il 26%, la Lega crolla all’8,8%, Fi stabile all’8%. Il mai nato “campo largo” di Letta sfiora il 50%: Pd al 19%, terzo polo al 7,7% e il M5S risale al 15,5%.

La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni politiche del 25 settembre. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è primo partito sopra il 26%, mentre la Lega crolla all’8,8%: un dato molto al di sotto delle aspettative che delinea un camoroso flop per il partito di Matteo Salvini. Forza Italia è stabile all’8,2%. Il totale di coalizione, superiore al 44%, garantirà la maggioranza in Parlamento, ma è sotto ai due terzi dei seggi, necessari per cambiare la costituzione.

La coalizione di centrosinistra si ferma al 26%, con il Partito Democratico al 19%: un risultato molto negativo, ben lontano dalle ambizioni del segretario Enrico Letta di divenire la prima forza in parlamento. L’alleanza Verdi e Sinistra è al 3,6%, mentre +Europa si ferma al 2,9% e resta di poco sotto la soglia di sbarramento, eleggendo solo Riccardo Magi e Benedetto della Vedova (che hanno vinto nei collegi uninominali di Milano e Torino), mentre resta fuori Emma Bonino, sconfitta a Roma dal centrodestra. Impegno Civico di Luigi Di Maio, con lo 0,5%, non elegge nessun parlamentare, con l’eccezione di Bruno Tabacci eletto nel collegio uninominale di Milano.
In forte crescita è il risultato del Movimento 5 Stelle che risale al 15%, mentre il Terzo Polo di Calenda si attesta intorno al 7%.
Una piccola, ma amara soddisfazione per Enrico Letta c’è: il mai nato “campo largo” (da Fratoianni a Calenda), proposto dal segretario Pd prima della caduta del governo Draghi, tocca il 50% (e supera il 51,5% con Unione Popolare di De Magistris). La maggioranza reale degli elettori, dunque, non ha votato per il centrodestra, ma i partiti della futura opposizione (di sinistra, centro e centrosinistra). La legge elettorale, tuttavia, premia la coalizione più votata e la destra, che si è presentata unita in tutta Italia, avrà la maggioranza assoluta dei seggi in entrambi i rami del prossimo Parlamento.

Restano fuori dal parlamento sia Italexit di Gianluigi Paragone (all’1,9%) che Unione Popolare di Luigi de Magistris, ferma all’1,5%.

L’affluenza alle elezioni è stata del 64%, la più bassa della storia repubblicana. Nel 2018 era stata del 73%.

La distribuzione dei seggi

Alla Camera dei deputati, il centrodestra conquista 237 seggi (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati). La coalizione di centrosinistra (Pd, +Europa, Sinistra Italiana e Verdi) avrà 84 seggi; il M5S 52, il Terzo Polo 21. Tre seggi vanno alla Svp – Sudtiroler Volkspartei e uno a «De Luca sindaco d’Italia».

Al Senato, il centrodestra conquista 112 seggi. La coalizione di centrosinistra ne ottiene 42. Al M5S vanno 28 seggi, 9 ad Azione-Italia Viva e 1 a «De Luca sindaco d’Italia».