«Ci siamo anche noi»: alcune donne hanno manifestato a Kabul, per difendere i diritti e la libertà. I talebani intanto continuano a sparare sulla folla per fermare le proteste nel Paese: ancora morti e feriti.
A Kabul, un piccolo gruppo di donne è sceso in strada la scorsa settimana per protestare pubblicamente contro i talebani. Un’azione simbolica e clamorosa per ricordare ai nuovi governanti dell’Afghanistan: «Ci siamo anche noi». Le donne chiedono di continuare ad essere incluse nella vita pubblica. Il video è arrivato da Kabul, nelle stesse ore in cui, in conferenza stampa, il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha rassicurato sul tema del ruolo delle donne in Afghanistan: «Devono far parte del governo, ma nel rispetto della Sharia», ha detto.
Le promesse di riconciliazione nazionale del movimento al potere sono state però smentite in fretta dalle testimonianze arrivate da Kabul e dalle altre città: i talebani hanno aperto il fuoco e continuano a sparare contro i manifestanti scesi in strada in diverse città dell’Afghanistan. Il bilancio è di diversi morti e molti feriti. Intanto cresce la fuga disperata da Kabul, con migliaia di afghani che tentano di scappare e donne e bambini passati ai soldati sopra al filo spinato. (Foto copertina: Associated Press – repertorio)
Women protesting against the Taliban in Kabul, asking for political and social rights.
What extraordinary bravery looks like.pic.twitter.com/C73KX8c4J5
— ian bremmer (@ianbremmer) August 17, 2021