Fatou ed Andrea si abbracciano in un tempo sospeso. Lo street artist Chekos’Art porta nel quartiere 167B, della “banlieu leccese”, un messaggio per le nuove generazioni e per tutti noi: “il mondo è nostro” e nessuno deve rubare il futuro e la speranza di vivere (e convivere) pacificamente con i nostri vicini, di ogni colore.

L’opera d’arte urbana nasce da una citazione del film “La Haine” di Mathieu Kassovitz, dove si narrano le vicende di tre ragazzi della banlieu parigina. Il murale fa parte del progetto di rigenerazione urbana che il collettivo 167/B Street porta avanti da anni nella periferia leccese, un quartiere storicamente “difficile” ma sempre più multiculturale, grazie alle nuove famiglie di migranti e alle scuole presenti nel rione, dove ogni classe è un melting pot di culture. In fondo, sta a noi scegliere se trasformare le nostre città in ghetti di esclusione sociale e guerra tra meno abbienti o in potenziali, straordinari luoghi di convivenza.

Il mondo è nostro. Di Chekos’Art

Le foto sono di Sergio Manzone e sono tratte dalla fan page di Chekos’Art