Non si fermano le proteste che chiedono a gran voce le dimissioni del presidente Lukashenko, che da 26 anni governa con pugno di ferro la Bielorussia. Il 9 agosto avrebbe vinto la sesta elezione, ma per l’opposizione e per molti osservatori internazionali si tratta di elezioni truccate. Nella capitale Minsk, da oltre 15 giorni, si susseguono ogni giorno manifestazioni pacifiche e sempre molto partecipate. Nelle ultime ore è stata replicata la “Marcia per la libertà” di domenica 19 agosto, con altre 100mila persone in piazza.

Lukashenko – considerato da molti l’ultimo dittatore d’Europa – ha schierato l’esercito e ha fatto urlare dagli altoparlanti che “la manifestazione è illegale”. In serata, è sceso da un elicottero con fucile e giubbotto antiproiettile mentre atterrava nella sua residenza. Neanche i 7mila arresti di manifestanti e le testimonianze di torture e abusi durante la detenzione hanno fermato la rivolta.

Foto: Reuters

La leader dell’opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, si è rifugiata in Lituania, per paura di ritorsioni. Queste sono le sue parole: “Credo nel nostro popolo e sono sicura che non ci faremo sfuggire questo momento. Anche se le proteste scemeranno, il nostro popolo non accetterà più questo presidente. Siamo cambiati, il nostro modo di pensare è cambiato. E non potremo più sottostare a questo presidente, a queste autorità. Lotteremo fino alla nostra vittoria, fino a quando non otterremo il cambiamento”.

La solidarietà di Lituania e Ucraina
Nella vicina Lituania, in migliaia hanno formato una catena umana di circa 30 chilometri dalla capitale Vilnius fino alla frontiera. La protesta ha ricordato quella di trent’anni fa contro l’Unione Sovietica: era il 23 agosto 1989 e in milioni formarono una catena umana attraverso i tre Stati baltici di Lituania, Lettonia ed Estonia per esprimere il loro desiderio di libertà. Anche Kiev si è unita in una piccola catena umana da Piazza Indipendenza all’ambasciata della Bielorussia.

 

Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 14 anni è anche organizzatore di eventi di musica elettronica e cultura indipendente. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale..