Il regista ha aperto martedì il festival di Sanremo. Il monologo sulla Costituzione ha commosso Mattarella, presente per la prima volta in sala: “È un sogno fabbricato da uomini svegli”.
“Lei è al secondo mandato, Amadeus è al quarto e ha già prenotato il quinto, è costituzionale? Presidente bisogna fermarlo“. Con l’ironia di sempre, Roberto Benigni ha aperto ieri il festival di Sanremo. “Bisogna fermarlo, è dittatura. Ma gli perdoniamo tutto perché è davvero una persona straordinaria e un grande direttore artistico. Il fatto che sia riuscito ad avere per la prima volta il presidente della Repubblica a Sanremo lo dimostra“, ha aggiunto.
Il regista premio Oscar, nel suo intervento, ha poi tessuto le lodi del lavoro dei padri e delle madri costituenti, citando l’articolo 11 della Carta costituzionale: “Nella nostra Costituzione c’è un articolo che dice l’Italia ripudia la guerra. Noi l’abbiamo scritto nella Costituzione. Se l’avessero adottato tutti non potrebbe più accadere che un Paese ne invade un altro“.

Roberto Benigni ha continuato il suo monologo parlando dell’articolo 21 che tutela la libertà d’espressione: “L’art. 21 ci ha liberati dall’obbligo di aver paura. Durante il fascismo non si sarebbe potuto fare nemmeno Sanremo. Si cantava sempre la stessa canzone sul partito, sui soldati, sulla guerra“. Infine l’esortazione a riscoprire e realizzare i principi contenuti nella Costituzione: “È un sogno fabbricato da uomini svegli, ed è una cosa che può accadere una volta nella storia di un popolo. La Costituzione non bisogna solo leggerla, bisogna viverla. Bisogna amarla“.
Benigni è anche riusciro a far commuovere il presidente Mattarella, quando ha ricordato il padre: “Tra i nostri padri costituenti c’era Bernardo Mattarella che è il padre del presidente, lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre, possiamo dire che la Costituzione è sua sorella“.
La prima puntata di Sanremo 2023 è stata vista da 10 milioni 757 mila con quasi 14 milioni nella prima parte e 6,3 milioni nella seconda. Lo share è stato del 62,4%, il più alto dal 1995.