Sia chiaro, le campagne elettorali non sono mai state belle. Le aggressioni, gli scontri, le minacce, le volgarità gratuite ci sono sempre state. Ma questa le batte proprio tutte e siamo, forse, a quello che Stefano Rodotà definì una volta “l’anno zero della politica”.
Elencare le peggiori sparate, lette o ascoltate, è impresa ardua. In questo, la destra – più o meno radicale – trionfa. Ma anche gli altri, in questi mesi, non sono stati a guardare.
La pagina più brutta? Forse il ritorno della razza. Non ne sentivamo parlare da molti anni, ma a rievocare il peggior fantasma del passato ci ha pensato il candidato del centrodestra alla Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha denunciato il rischio – a suo dire – che la “razza bianca” possa estinguersi. Dopo le polemiche, ha fatto un mezzo passo indietro per poi – addirittura – vantarsene, sostenendo di essere, grazie a quella frase, cresciuto nei sondaggi.

E poi c’è il fiume nero che ha attraversato l’Italia e macchiato la Memoria: i neofascisti non hanno più vergogna di definirsi tali. Da Salvini a Meloni è un coro unanime che riabilita Benito Mussolini e il Ventennio chiudendo gli occhi sugli orrori, le deportazioni, le leggi razziali, gli eccidi.
Forza Nuova si è affrettata a garantire il supporto legale al terrorista nero di Macerata, Luca Traini, che ha sparato in piazza contro sei persone di colore, per “vendicare” l’omicidio della povera Pamela. Anche Matteo Salvini ha giustificato l’attentatore. Le madre della ragazza fatta a pezzi da criminali senza scrupoli ha invitato tutti a non strumentalizzare politicamente la tragedia. Ma le sue parole sono cadute nel vuoto.
Decine di bufale e fake news hanno invaso la rete e contribuito ad avvelenare l’opinione pubblica. Il risultato, forse, lo vedremo lunedì.
Casapound ha promesso la guerra in Libia, “per riaffermare gli interessi italiani nella regione”. No, non è un fake: lo ha detto incredibilmente il candidato Di Stefano, alle Tribune Elettorali, in prima serata su Raidue. Intanto, il suo movimento tappezza Roma e molte città italiane di manifesti con affissioni abusive. E a Ferrara, Casapound non ha pagato le sanzioni inviate dalla polizia municipale per i manifesti affissi illegalmente. Il rispetto delle norme e della tutela delle nostre città – evidentemente, per i fascisti del terzo millennio – è solo un mantra da affermare contro gli stranieri “invasori”.

E poi c’è la lunga lista degli impresentabili. Il Fatto Quotidiano ne ha contati 146 tra indagati, condannati, prescritti. Vince il centrodestra. Mentre sono 39 i “voltagabbana” (in maggioranza nel centrosinistra). Per non parlare delle promesse elettorali, molte delle quali irrealizzabili o totalmente prive di coperture.
Nell’orrore pre-elettorale non poteva mancare il famigerato Gender, il fantasma che gli ultraconservatori agitano per combattere le rivendicazioni delle persone lgbt. Il trio Meloni – Berlusconi – Salvini ha annunciato che, in caso di vittoria, abolirà le Unioni Civili, in difesa della famiglia tradizionale (che, ovviamente, nessuno di loro ha).
L’ultima perla è arrivata da Pavia, ieri. Le porte di casa di alcuni antifascisti sono state ‘marchiate’ con adesivi, con la scritta “Qui ci abita un antifascista”. I sospetti cadono su Forza Nuova e sigle di estrema destra.
Il 5 marzo è arrivato. Finalmente.