Per il ministro dell’Interno Matteo Salvini, Roma è ufficilamente una terra di conquista, da strappare ad ogni costo: ai 5 Stelle che la governano e all’opposizione di sinistra. La Capitale, da mesi, è un campo di battaglia che vede schierate, da una parte, polizia e forze armate e dall’altra gli ultimi, i più poveri, quelli che da anni aspettano un alloggio popolare e, nell’attesa, vivono in stabili del Comune in disuso. Come quello di Via Cardinal Capranica a Primavalle, sgomberato in queste ore dopo una interminabile notte tra manganelli, idranti e urla.

La scena è quella di un teatro di guerra. Due carri con idranti, decine di volanti, un elicottero e 37 blindati. Poi un fiume di poliziotti, carabinieri, guardie di finanza e dall’altra parte loro, 300 persone tra cui disabili e 80 minori che da oggi vivranno per strada. In quello stabile, un edificio pubblico di proprietà del Comune di Roma, abitavano 78 nuclei familiari, sia italiani che stranieri, in attesa di una ricollocazione dalle istituzioni.




Il Viminale guidato dal leghista Salvini ancora una volta cerca lo scontro, non solo con le parti sociali, ma anche con la sindaca Virginia Raggi, da mesi sotto attacco dall’alleato leghista e che ora dovrà trovare una soluzione abitativa d’emergenza.

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini

Lo scorso 10 luglio i movimenti per il diritto all’abitare avevano ottenuto un incontro alla Regione Lazio. Tutti i gruppi consiliari (eccetto quelli di centro-destra) avevano approvato una nota congiunta indirizzata alla Prefetta per sospendere lo sgombero e favorire il reperimento di soluzioni adeguate. Un appello inascoltato dal ministro leghista dietro al quale si cela un’operazione ben più ampia: la conquista di Roma alle prossime elezioni, da realizzare ad ogni costo, utilizzando le forze di polizia per assediare la Giunta Raggi e la sinistra che ha riconquistato i municipi caduti dopo le crisi di governo grilline.

Intanto nulla cambia nello stabile occupato illegalmente da anni da Casapound. Per la Corte dei Conti, l’occupazione della formazione di estrema destra ha causato un danno erariale da 4,6 milioni di euro e le richieste di sgombero avanzate dalla sindaca e dalle opposizioni di centro sinistra sono cadute nel vuoto. Per Matteo Salvini, sgomberare Casapound “non è una priorità del governo”.

Il ministro dell’Interno diventa così l’emblema di una politica sempre più forte con i deboli e debolissima con i forti. Perché la priorità non è affrontare e risolvere le emergenze, ma conquistare Roma (e l’Italia). Costi quel che costi.

Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 12 anni è anche organizzatore di eventi di musica elettronica e cultura indipendente. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale..