La Russia ha colpito un ospedale pediatrico a Mariupol. Zelensky: «Bambini sotto le macerie, 1.170 civili morti finora». Corridoi umanitari dalle 9 alle 21 locali. Raggiunto l’accordo Ue per inasprire le sanzioni.

La guerra tra Russia e Ucraina è al quattordicesimo giorno e l’Armata russa sta avanzando simultaneamente da nord, da est e da sud, dove guadagna posizioni più rapidamente. La Russia ha annunciato per oggi una nuova tregua temporanea a partire dalle 10 alle 21 ora locale per consentire corridoi umanitari, ma la fuga dei civili è ostacolata dalle bombe russe. Finora in 2 milioni hanno lasciato l’Ucraina.

Gli ultimi aggiornamenti

L’ultimo orroreè il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol. Il presidente ucraino Zelensky ha denunciato: «A Mariupol ci sono bambini sotto le macerie. Questa è atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice nell’ignorare il terrore? Avete perso l’umanità!» aggiunge, tornando a chiedere all’Occidente l’istituzione della no-fly zone. Mariupol è «sotto il continuo attacco dei bombardamenti russi». Il vicesindaco Orlov ha parlato di 1170 persone uccise, 47 sepolte oggi in una fossa comune.

L’evacuazione è in corso nella regione di Kiev: fino alle 16, circa 700-800 persone sono state evacuate da questa mattina. Intanto il Consiglio comunale di Bucha ha denunciato: «I russi bloccano evacuazione civili, 50 autobus fermi in un parcheggio».

Le nuove sanzioni Ue

Sul fronte delle sanzioni, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno annunciato il blocco dell’import di petrolio e gas dalla Russia. L’Ungheria di Orban non si unirà all’embargo. Fitch intanto ha tagliato il rating della Russia a «C»: il rischio default sarebbe imminente.
L’Unione europee ha trovato un accordo su un inasprimento delle sanzioni a Russia e Bielorussia che andranno a colpire il settore marittimo. In particolare è stato deciso il blocco delle esportazioni per beni e le tecnologie destinate alla navigazione e alla cantieristica navale. Inoltre, il nuovo pacchetto di sanzioni «include più di cento responsabili a diversi livelli del governo e della nomenclatura russa».

Si muove la diplomazia

Grande attenzione è posta sul ruolo della Cina, che oggi ha detto che la colpa dell’invasione russa è di Nato e Stati Uniti. Martedì Xi Jinping ha parlato con Macron e Scholz spiegando di essere pronto ad «aggiungere il proprio ruolo attivo» per sostenere i colloqui di pace. Alla Cina si aggiungono gli sforzi diplomatici di Vaticano e Israele.
Nelle retrovie diplomatiche si discute di una formula per provare ad ottenere un accordo con Putin: un «Modello Austria» per garantire una «neutralità perpetua» dell’Ucraina.

Domani è atteso il primo incontro tra i ministri degli esteri di Russia e Ucraina.

Foto copertina © AP – Associated Press – marketwatch.com