Sabato, il presidente ucraino ha incontrato a Roma Sergio Mattarella, Giorgia Meloni e Papa Francesco. Freddo il colloquio con il Pontefice: «Il piano di pace sia nostro».
Di Marta Foresi
Per la prima volta dall’invasione russa dell’Ucraina, iniziata nel febbraio del 2022, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato in Italia per una visita di stato. Sabato, a Roma, ha incontrato prima il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e poi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nel pomeriggio ha visto Papa Francesco per poi partecipare allo speciale Porta a Porta su Raiuno.
Zelensky ha ringraziato l’Italia «per aver dato rifugio ai nostri cittadini», cioè ai circa 175mila rifugiati ucraini arrivati dall’inizio dell’invasione russa, e per il sostegno militare all’esercito ucraino. Il leader ucraino ha anche sottolineato che negli ultimi mesi l’Italia «ha fatto un passo importante diventando più indipendente dalla Russia dal punto di vista energetico» e ha aggiunto di aver parlato con Meloni anche del futuro coinvolgimento delle aziende italiane nella ricostruzione dell’Ucraina, una volta che sarà finita la guerra.
Pare sia stato molto freddo invece l’incontro con Papa Francesco, che a fine aprile aveva parlato di una missione di pace. Zelensky ha ribadito la necessità che il piano di pace sia «ucraino», lasciando intendere che dovrà arrivare, però, dopo la sconfitta militare della Russia, con la riconquista ucraina della Crimea e delle altre zone attualmente sotto occupazione russa. Al termine del colloquio, durato una quarantina di minuti, è stato diffuso un comunicato molto scarno in cui si parla molto genericamente della «necessità di continuare gli sforzi umanitari a sostegno della popolazione».
Dopo la visita a Roma, Zelensky è volato a Berlino dove ha dichiarato: «Ancora qualche visita in Occidente poi lanceremo la controffensiva».
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