Esplosioni da Kiev a Kharkiv, due morti a Kherson e feriti. Duello a distanza Zelensky-Lavrov all’Onu, dove Meloni ha disertato la cena con Biden. A breve, i negoziati sul grano tra Ucraina e Polonia.
La Redazione
La guerra in Ucraina è arrivata al 576esimo giorno di battaglia. E mentre le bombe continuano a cadere sulle città ucraine di Kiev e Kharkiv, alle Nazioni unite è andato in scena lo scontro a distanza tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Al Consiglio di sicurezza dell’Onu, Zelensky ha chiesto di togliere il diritto di veto a Mosca: “La presenza della Russia al Consiglio di Sicurezza è illegittima e il potere di veto in mano all’aggressore è quello che ha spinto l’Onu in questa situazione di stallo” ha affermato. Dopo il suo intervento, Zelensky ha lasciato il Palazzo di Vetro per non assistere al discorso di Lavrov che ha accusato Kiev di essere un “pupazzo” degli Usa, avvertendo che i “rischi di un conflitto globale stanno crescendo”.
Bombe su Kiev e Kharkhiv
Nella notte tra mercoledì e giovedì, è scattato l’allarme anti-aereo in gran parte dell’Ucraina. Bombardamenti sono stati registrati soprattutto nelle città di Kiev e Kharkhiv. L’aeronautica militare ucraina ha avvertito della minaccia di attacchi missilistici.
Kuleba: “Ci aspettano mesi difficili”
L’Ucraina ha annunciato “mesi difficili” dopo il “massiccio” attacco missilistico russo che nella notte ha preso di mira diverse città del Paese e ha ucciso almeno tre persone a Kherson (sud). Il vice capo dell’ufficio della presidenza Ucraina Oleksiy Kuleba ha scritto su Telegram: “Ci aspettano mesi difficili: la Russia continuerà ad attaccare gli impianti energetici ed essenziali dell’Ucraina”.
I negoziati Ucraina – Polonia sul grano
Il Governo di Kiev ha dichiarato all’Ansa che l’Ucraina e la Polonia discuteranno della controversia sul grano nei prossimi giorni. Il ministero ha aggiunto che le due parti hanno confermato i loro “legami stretti e costruttivi e hanno concordato di elaborare un’opzione per cooperare sulle questioni di esportazione nel prossimo futuro”.
Putin: “Garantire diritti armeni in Karabakh”
In una conversazione telefonica con il suo omologo azero Ilham Aliyev, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto che l’Azerbaigian garantisca “i diritti e la sicurezza degli armeni del Nagorno-Karabakh”.
L’incontro Zelensky – Lula
I presidenti di Ucraina e Brasile si sono incontrati nelle scorse ore a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York dopo che Zelensky aveva rifiutato di incontrare Lula lo scorso maggio, perché lo considerava vicino alle posizione russe. È stato un “incontro importante” per Zelensky. “Abbiamo dato istruzioni al nostro staff diplomatico affinché lavori ai prossimi passi nelle relazioni bilaterali e per gli sforzi per la pace – ha scritto su Twitter – Il rappresentante del Brasile continuerà a partecipare alle riunioni sulla Formula di pace”. Lula ha fatto sapere del colloquio incentrato “sull’importanza delle strade per realizzare la pace e mantenere sempre un dialogo aperto tra i due Paesi”.
Meloni all’Onu
All’Assemblea Generale dell’Onu, Giorgia Meloni ha detto: “L’Italia ha scelto chiaramente da che parte stare. Le conseguenze del conflitto in Ucraina travolgono tutti come in un domino, ma impattano soprattutto sulle nazioni del sud del mondo. E’ una guerra mossa non solo contro l’Ucraina, ma contro le Nazioni più povere”.
La premier ha poi deciso di «disertare» il Consiglio di Sicurezza Onu, presieduto dal presidente albanese Rama, facendo intervenire il ministro degli Esteri Tajani, e ha evitato anche la cena da Biden, preferendo la serata in pizzeria con la figlia perché, ha spiegato, “non c’era bisogno di un’altra photo opportunity”.
Foto copertina: V. Razom – Unsplash