La guerra è al 74esimo giorno. Nuove esplosioni a Odessa, ieri nella notte. Evacuati tutti i civili dall’acciaieria di Azovstal a Mariupol. La Nato: no all’annessione della Crimea.

Nuovi razzi sono stati lanciati contro la città di Odessa nella serata di ieri, mentre nella notte ci sono state esplosioni in Transnistria e attacchi nella regione di Kharkiv e Poltava. Colpita anche la Transcarpazia, al confine con l’Ungheria, finora risparmiata dalle ostilità.

Verso la “guerra totale”?

C’è grande attesa per il discorso che Putin terrà il 9 maggio, anniversario della vittoria sui nazisti. Il Cremlino ha fatto sapere che il dittatore russo non intende dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina. Per quella data, Putin ha invece annullato la parata a Donetsk e Lugansk.

L’Ucraina per l’accordo con Mosca sulla Crimea

L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero «sulle posizioni del 23 febbraio», ha detto il presidente Zelensky, lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014.

La Nato: «No ad annessione della Crimea»

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una intervista al quotidiano tedesco Die Welt ha dichiarato: «l’Ucraina deve vincere questa guerra perché difende il suo territorio. I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo inoltre sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale».

L’evacuazione dei civili a Mariupol

Mentre continua l’assalto finale all’acciaieria Azovstal di Mariupol, sarebbe stata completata l’evacuazione dei civili che in queste settimane si erano rifugiati nella fabbrica nel sud dell’Ucraina.

L’Ue rinvia le sanzioni

Non c’è accordo tra gli Stati europei sulle nuove sanzioni contro la Russia. A bloccare le nuove misure, che prevedono in particolare l’embargo del petrolio dal prossimo gennaio, è soprattutto l’Ungheria. Contrarie anche la Slovacchia e la Bulgaria. La decisione sul nuovo pacchetto di sanzioni è stata rimandata al fine settimana.

Biden: «Se non fermiamo i dittatori, continueranno ad arrivare»

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha attaccato nuovamente l’invasione dell’Ucraina decisa dal presidente russo Vladimir Putin con parole nette: «Le forze russe hanno commesso molti crimini di guerra e gli Stati Uniti stanno guidando il sostegno agli ucraini per difendere il loro Paese. Se non fermiamo i dittatori, continueranno a sorgerne».

E’ morto un altro manager russo

Un altro manager russo è morto in circostanze misteriose. Questa volta, secondo quanto riferisce l’agenzia russa Tass, si tratta del Ceo del resort di Gazprom, Andrei Krukovsky, che è morto a Sochi, cadendo da una scogliera. Sale così a sette il numero di manager o oligarchi russi morti negli ultimi tre mesi in circostanze sospette.

La mappa del conflitto. In rosso le aree controllate dai russi, in azzurro quelle sotto il controllo del governo ucraino. (Fonte: Corriere.it)

Foto copertina © moderndiplomacy.eu