Non solo troika o sovranisti. L’Europa è anche lei, Judith Sargentini, parlamentare olandese, 44 anni, volto e voce di punta dei Verdi a Strasburgo. Nata ad Amsterdam, di origini italiane, è un’ambientalista, vegetariana, pacifista. Difende da sempre i diritti lgbt e quando è a casa gira in bici e porta avanti la sua battaglia quotidiana contro il riscaldamento globale. Tra il 2003 e il 2007 Sargentini si è occupata di cooperazione allo sviluppo, diritti umani, democratizzazione, elezioni eque. Nel 2010 ha ricevuto il premio ‘Angelo dell’anno’ da PerspectieF, per il suo impegno a favore del commercio equo e solidale.

È lei l’europarlamentare di ferro che ha inchiodato il premier ungherese Viktor Orban, facendo approvare con 448 voti a favore la procedura contro l’Ungheria per aver violato lo stato di diritto.

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Nel 2017, la Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni le ha affidato l’incarico di relatrice e il risultato è il report che porta il suo nome con cui l’Ungheria viene messa sotto accusa per il mancato rispetto dei valori europei. Non era mai successo prima che il Parlamento europeo invitasse il Consiglio dell’Ue ad agire contro uno Stato membro per prevenire una minaccia sistematica ai valori fondanti dell’Unione.

In foto: Judith Sargentini, in aula.

“L’Ungheria ha imbavagliato i media indipendenti, limitato il settore accademico, ha sostituito i giudici indipendenti con giudici più vicini al regime, ha reso la vita difficile alle ong. Nulla è migliorato da quando questa relazione è stata votata a giugno, anzi”, ha detto con la grinta di sempre, nel suo intervento.
Davanti ai lunghi applausi in aula, Judith Sargentini non ha trattenuto le lacrime. L’Europa di oggi è anche lei.

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