Mentre l’Italia, o almeno una sua parte, dichiara guerra ai migranti riversando sui social l’odio verso gli ultimi complice la propaganda sovranista e salviniana, arriva la doccia fredda sui dati economici del sistema Paese che confermano le stime diffuse a maggio. La Penisola resta ultima nella Ue sia quest’anno sia nel 2020. Nel 2019 il pil italiano dovrebbe crescere solo dello 0,1%, nonostate la spinta derivante dal reddito di cittadinanza, dal calo dei prezzi dell’energia, ma soprattutto dalla congiuntura economica post-crisi positiva che vede crescere tutte le economie. Il mercato del lavoro italiano è però meno dinamico, mentre cala la fiducia dei consumatori e salgono i risparmi preventivi. Nel 2020 il progresso del pil arriverà invece a +0,7%. I dati sono forniti dalla Commissione europea nelle previsioni economiche d’estate diffuse oggi, che confermano le stime di primavera pubblicate all’inizio di maggio.
Il premier Conte prova a minimizzare dicendo che il “calo del debito è necessario per la crescita”, ma è una vera e propria doccia fredda per il governo italiano, impegnato in questi giorni nella propaganda anti migranti e anti Ong, nonostante i numeri non delineino alcuna emergenza o invasione. E mentre l’Italia rallenta, volano Spagna, Grecia e Portogallo.
La crescita prevista dell’Italia per l’anno venturo resta quindi la metà di quella attesa per l’Eurozona in cui la media è del +1,4% nel 2020. Prima di noi ci sono tutti gli altri: Germania (+0,5% nel 2019, +1,4% nel 2020), Francia (+1,3% nel 2019 e +1,4% nel 2020), Spagna (+2,3% nel 2019 e +1,9% nel 2020). Va meglio perfino la Grecia (+2,1 e +2,2%) che solo poche ore fa ha bocciato il governo Tsipras alle urne. Continua a crescere senza sosta il Portogallo, vera sorpresa di questi anni grazie ad una ricetta basata su investimenti nel sociale in chiave anti-austerity: i dati attesi sono dell’1,7% sia nel 2019 che nel 2020. Fuori dall’area euro, il Regno Unito, nonostante la Brexit e le relative incertezze, dovrebbe crescere dell’1,3% sia nel 2019 che nel 2020.