Le immagini dei corpi inermi, privi di vita, e dei bambini agonizzanti stanno facendo il giro del mondo e sconvolgendo chiunque le guardi. È l’ultimo bombardamento in Siria contro un centro in mano alle forze ostili al governo centrale di Damasco guidato dal presidente Bashar al-Assad. Le bombe sono state lanciate sugli ospedali in cui erano stati appena ricoverati i feriti. Si tratta di un attacco con ‘gas tossici’ lanciati martedì mattina contro Khan Sheikhun, città nella provincia nord-occidentale di Idlib, sotto il controllo dei ribelli. Il bilancio si aggrava di ora in ora e attualmente è di 86 morti, tra i quali – secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani – almeno 20 bambini e 30 donne. Ma la Direzione sanità di Idlib parla di almeno 100 persone uccise e oltre 300 ferite, molte in gravi condizioni. Centinaia di civili presentano vomito e schiuma alla bocca, sintomi riconducibili all’utilizzo di armi chimiche. Le testimonianze dei volontari delle organizzazioni internazionali raccontano di orrori senza fine. E il sito di notizie siriano ‘Shaam’ parla anche di un attacco di Mosca sempre nella provincia di Idlib che avrebbe causato altre 15 vittime. La Turchia ha inviato nella zona dell’attacco 30 ambulanze dalla provincia frontaliera di Hatay, secondo quanto riferito dalle autorità locali, citate dall’agenzia turca Anadolu. Allo sdegno della comunità internazionale fa eco Unicef Italia che ha commentato: “L’umanità è morta”.

Le immagini dell’ospedale colpito
Attenzione: sconsigliamo la visione al pubblico più sensibile e ai minori di anni 18. Le immagini sono molto forti e raccontano il dramma dei civili colpiti nell’attacco chimico di Idlib. (Video: Bbc)
Lo scontro tra Russia e Occidente al Consiglio di sicurezza Onu
Alle Nazioni Unite è andato in scena, ieri, l’ennesimo muro contro muro tra Paesi occidentali e la Russia. Washington di fronte alla paralisi a Palazzo di Vetro ha minacciato l’azione unilaterale. La bozza di risoluzione da parte di Usa, Francia e Gran Bretagna – sostenuta anche dall’Italia – è stata respinta nettamente da Mosca, che in quanto membro permanente dell’organismo dispone del potere di veto. Il testo condanna l’attacco chimico attribuendolo al regime di Assad e chiede che “i responsabili siano chiamati a risponderne”. Mosca ha definito “provocatorie” le accuse e “inaccettabile” la bozza. La portavoce del ministero degli Esteri russo ha affermato: “Gli Usa hanno presentato una risoluzione al Consiglio di sicurezza dell’Onu basandosi su rapporti falsi”. Secondo i militari russi, l’attacco aereo siriano ha in realtà centrato un deposito di armi chimiche in uso ai ribelli anti-Assad. Ricostruzione definita “falsa” anche dagli americani, attraverso il Dipartimento di Stato Usa.
Dalla Francia, Francois Hollande “esige una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nelle prossime ore, in modo da accelerare un’inchiesta e di conseguenza delle sanzioni nei confronti del regime siriano”.
Anche la Lega Araba ha condannato quanto accaduto senza però fare nomi dei responsabili: “E’ stato un crimine enorme”, così il segretario generale Ahmed Abul Gheit, “colpire e uccidere civili con questi metodi vietati è un atto barbaro”. Mentre il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha invece additato come responsabile il nemico storico Assad.
E nella giornata di ieri è scesa in campo, con una nota, anche la Nato. Il segretario generale Jens Stoltenberg ha affermato: “Condanno l’orribile attacco nella provincia di Idlib in Siria, che ha ucciso decine di persone, tra cui molti bambini, in cui sarebbero state usate armi chimiche. Questa è la terza volta che emergono notizie sull’uso di queste barbare armi solo nell’ultimo mese”.
Putin e l’Iran contro tutti: “Stiamo con Assad”.
“Stiamo con Assad. La Russia e le sue forze armate continuano l’operazione per sostenere la campagna antiterroristica per la liberazione del Paese svolta dalle forze armate della Repubblica araba siriana. Lo rende noto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Analoga la posizione del governo iraniano, alleato storico di Assad.
La “svolta” di Trump: “Orrore. Via Assad”
Nello scontro è entrato a gamba tesa anche Donald Trump che ha detto: “Quanto accaduto a Khan Sheikhun è terribile e spaventoso, un affronto all’umanità che non può essere tollerato. Quello che ho visto ieri su bambini e neonati ha avuto un grande impatto su di me e ha cambiato il mio atteggiamento verso la Siria e Assad”. Ai giornalisti che gli hanno chiesto cosa intenda fare ora Trump ha risposto: “Vedremo”. Il presidente Usa, in una nota diffusa dalla Casa Bianca, ha polemizzato nuovamente con l’amministrazione Obama, affermando che “le azioni atroci del regime di Assad sono una conseguenza della debolezza della passata amministrazione”. Nel 2012 l’ex presidente “aveva annunciato che avrebbe creato una linea rossa contro le armi chimiche ma poi non ha fatto niente”. La settimana scorsa il Segretario di Stato americano aveva affermato che la “rimozione di Assad” non era un priorità, ma dopo questo bombardamento, Washington cambia posizione ed ora l’amministrazione Trump ritiene che la cosa migliore “nell’interesse del popolo siriano” è che Assad non governi più il Paese.
La risposta del Governo siriano
Il governo di Assad nega qualsiasi responsabilità, come ha sempre fatto in passato in risposta alle accuse di aver usato armi chimiche. Il comando generale delle forze armate siriane, in un comunicato ufficiale, ha “smentito categoricamente”le accuse, specificando che le forze dell’esercito “non hanno mai usato armi chimiche, né ora né in passato”.