Nella città simbolo dei No Green Pass, il tasso di positività vola al 2,61% (in Italia è dello 0,8%). La Regione, guidata dal leghista Fedriga: «La colpa è dei pochi vaccinati». E il Friuli fa peggio perfino della Calabria.
La città divenuta in queste settimane il simbolo del movimento No Vax e No Green Pass ora preoccupa. Nell’ultima settimana il comune italiano con la maggiore incidenza di casi da Covid-19 in rapporto alla popolazione è risultato essere proprio Trieste, con 139 contagi accertati ogni 100mila abitanti. Si tratta di oltre 40 casi ogni 100mila abitanti in più rispetto alla seconda città per incidenza (Vibo Valentia in Calabria) e quasi il doppio delle altre con un elevata diffusione del virus (Bolzano, Ravenna, Pistoia e Catania).
Il tasso di positività nella città di Trieste vola così al 2,61%, più del triplo dell’Italia: il dato medio nazionale è infatti è dello 0,8%. Il motivo lo spiega il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi: «la crescita dell’incidenza dei casi è collegata in prevalenza all’aumento dei casi registrato a Trieste dovuto anche alla più bassa percentuale di vaccinati rispetto alla media regionale». Nel dettaglio, ha aggiunto, «la crescita dei casi a Gorizia è paragonabile a quella già registrata ad agosto, mentre se guardiamo Trieste la crescita è simile a quella del mese di ottobre dell’anno scorso». Tra le cause va tenuto anche conto «dell’età mediamente più avanzata della popolazione, della numerosità degli ospiti delle case di riposo e della popolazione scolastica».
Tra gli ultimi contagiati c’è anche Fabio Tuiach, ex consigliere di Forza Nuova e uno dei protagonisti della protesta No Green Pass». Sui social, l’uomo ha scritto che ha contratto il Covid dagli idranti della polizia e non dai cortei dei giorni scorsi, in cui quasi tutti i partecipanti erano senza mascherina. Tuiach ha anche scritto che «il Covid esiste nelle menti delle persone ipnotizzate».
(Foto copertina: J. Bracco – Unsplash)
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