Da oltre 10 giorni continua la pioggia di missili russi su Kiev, ma anche su Leopoli, Dnipro, Kharkiv: nelle città ucraine è tornato il terrore.

Dalle 8:30 di lunedì 10 ottobre (le 7:30 in Italia), a Kiev e in molte città ucraine è tornata la paura. La Russia ha bombardato un’area centrale della capitale, ma anche numerose altre città con decine di missili che hanno colpito obiettivi civili. Le bombe sono cadute anche su Leopoli, Dnipro, Kharkiv, con un bilancio di decine di morti e centinaia di feriti. A Leopoli è stata colpita la rete elettrica e la città è rimasta al buio.
In questi giorni, le bombe russe sono arrivate vicino al confine con la Polonia e nella gran parte delle città ucraine. Kiev non veniva bombardata dal mese di marzo, dopo gli attacchi nelle prime settimane della guerra.

Il dittatore russo Vladimir Putin ha parlato esplicitamente dei bombardamenti come di una vendetta per l’esplosione che sabato 8 ottobre ha danneggiato il ponte che collega la Russia alla Crimea. L’attacco al ponte ha rappresentato un colpo durissimo poiché veniva usato per il rifornimento dell’esercito russo impegnato nell’invasione del sud dell’Ucraina.

I bombardamenti sono anche la risposta violenta di Putin alle tante sconfitte che la Russia ha collezionato nelle ultime settimane. L’Ucraina ha, infatti, riconquistato più di 1.170 kmq di territorio nella regione meridionale di Kherson da quando ha iniziato la controffensiva contro la Russia a fine agosto.

La reazione di Zelensky è arrivata via Telegram: «Vogliono spazzarci via dalla faccia della terra». Il presidente ucraino ha chiesto una «forte reazione» di G7 e comunità internazionale. E Mosca si è detta pronta ad un incontro Biden-Putin al prossimo G20.

Il video della BBC

Un corrispondente di BBC News era in diretta da Kiev mentre è avvenuto il bombardamento. Nel video si sentono il rumore di avvicinamento dei missili e in seguito almeno un’esplosione, prima dell’interruzione del collegamento.

(Foto copertina: D. Leal/AFP/Getty Images)