La serata delle cover l’ha vinta Marco Mengoni con “Let it be” eseguita insieme al Kingdom Chorus 13. A seguire, nella Top five sono entrati Ultimo, Lazza, Giorgia e Mr. Rain. Stasera la finale.
La quarta serata del Festival di Sanremo 2023 ha visto i 28 concorrenti impegnati con cover e duetti e ha visto trionfare Marco Mengoni insieme al Kingdom Choir con «Let it be». Amadeus, Gianni Morandi e Chiara Francini hanno poi letto la nuova classifica generale provvisoria, in attesa della finale di stasera, sabato 11 febbraio.
Nel corso della quarta puntata, Peppino di Capri, 83 anni, ha ricevuto il Premio Città di Sanremo alla carriera e Chiara Francini, proprio sul finale della serata, è stata protagonista di un monologo molto personale sul non essere madri.
Come si vota sabato
Questa sera, tutti e 28 i big torneranno sul palco riproponendo il loro brano e verranno votati esclusivamente dal pubblico a casa. Sarà elaborata una ulteriore media con le votazioni precedenti, per ottenere una classifica definitiva delle 28 canzoni. Le prime cinque (e non più tre come in passato) con il punteggio più alto saranno riproposte e si procederà poi a una nuova votazione, ripartendo da zero. A decidere il vincitore saranno il televoto con un peso del 34%, la sala stampa con il 33% e la giuria demoscopica con il 33%.
Serata cover – Top 5
- Marco Mengoni con il Kingdom Choir – Let it be dei Beatles
- Ultimo con Eros Ramazzotti – Medley di Eros Ramazzotti
- Lazza con Emma e Laura Marzadori – La fine di Nesli
- Giorgia ed Elisa – Luce (tramonti a Nord Est) di Elisa e Di sole e d’azzurro di Giorgia
- Mr. Rain con Fasma – Qualcosa di grande di Cesare Cremonini
La classifica generale dopo la quarta serata
- Marco Mengoni: Due vite
- Ultimo: Alba
- Lazza: Cenere
- Mr. Rain: Supereroi
- Giorgia: Parole dette male
- Tananai: Tango
- Madame: Il bene nel male
- Rosa Chemical: Made in Italy
- Elodie: Due
- Colapesce Dimartino: Splash
- Gianluca Grignani: Quando ti manca il fiato
- Coma_Cose: L’addio
- Modà: Lasciami
- Articolo 31: Un bel viaggio
- LDA: Se poi domani
- Leo Gassman: Terzo cuore
- Paola & CHiara
- Ariete: Mare di guai
- Mara Sattei: Duemilaminuti
- Colla Zio: Non mi va
- gIANMARIA: Mostro
- I Cugini di Campagna: Lettera 22
- Levante: Vivo
- Olly: Polvere
- Anna Oxa: Sali
- Will: Stupido
- Shari: Egoista
- Sethu: Cause perse
La terza puntata
Paola Egonu è entrata in scena al festival di Sanremo sulle note di Brividi di Mahmood e Blanco. La campionessa di volley, co-conduttrice della terza serata, ha emozionato l’Ariston con il suo monologo. «Amo l’Italia, vesto con orgoglio la maglia azzurra, che per me è la più bella del mondo e ho un profondo senso di responsabilità nei confronti di questo Paese in cui ripongo tutte le mie speranze di domani», ha detto Egonu nel suo intervento.

I Måneskin sono stati i protagonisti assoluti della terza serata. La rockband romana è tornata al Festival con il chitarrista dei Rage Against the Machine Tom Morello e un medley dei loro successi. Accolti ormai come delle star internazionali, hanno travolto l’Ariston, freschi di cerimonia dei Grammy a Los Angeles.

Quanto alla gara, si sono esibiti tutti e 28 i cantanti in competizione. Dopo le prime due serate, nella terza sera hanno votato la giuria demoscopica e televoto. Questa la classifica generale: Marco Mengoni è in testa, poi Ultimo, Mr.Rain, Lazza, Tananai, Madame, Rosa Chemical, Colapesce Dimartino, Elodie, Giorgia, Coma_cose, Gianluca Grignani, Modà, Paola e Chiara, LDA, Ariete, Articolo 31, Mara Sattei, Leo Gassmann, Colla Zio, Levante, Cugini di Campagna, gIANMARIA, Olly, Anna Oxa, Will, Shari, Sethu.
La seconda puntata
È stata una serata intensa anche la seconda di questa edizione 2023 del festival di Sanremo. Ospiti internazionali sono stati i i Black Eyed Peas. Il celebre gruppo ha proposto un medley dei successi più recenti senza tralasciare una hit del passato, come I Gotta Feeling e l’ultimo singolo Simply the Best. A chiudere la serata è stato il comico Angelo Duro che ha provocato l’Ariston con un testo sulle ipocrisie dei tradimenti, restando in mutande.
Il ciclone Fedez
A scaldare gli animi (e le polemiche) ci ha pensato Fedez che dal palco allestito a bordo della Costa Smeralda ha cantato la sua Problemi con tutti (Giuda), ma nella prima parte si è esibito in un freestyle in cui, tra gli altri, ha attaccato il Codacons e la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. «Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il vice ministro vestito da Hitler», ha cantato il rapper, mostrando e poi strappando la foto del viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami. «Purtroppo l’aborto è un diritto: sì, ma non l’ho detto io, ma un ministro. A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti ma non lo faccio a spese dei contribuenti. Perché a pestarne di merde sono un esperto: ciao Codacons, guarda come mi diverto».
Francesca Fagnani e il monologo sulle carceri
La co-presentatrice della seconda serata Francesca Fagnani ha proposto il suo monologo dedicato a ragazzi che stanno scontando la pena in un carcere minorile.
Morandi con Al Bano e Ranieri
Standing ovation per Gianni Morandi, Al Bano e Massimo Ranieri che in mezzo al pubblico dell’Ariston hanno intonato i loro più grandi successi: Uno su mille, Se bruciasse la città, Perdere l’amore, Rose rosse, Felicità solo per citarne alcuni. Ranieri si è commosso e per Al Bano, che festeggia 80 anni, sono entrate ben 4 torte (una per ogni 20 anni).
Pegah e Drusilla per l’Iran
Sul palco di Sanremo, l’attivista Pegah, italiana di origini iraniane, ha portato un monolgo sulla situazione dell’Iran: «In Iran non avrei potuto parlare di diritti umani da un palcoscenico, sarei stata arrestata o forse uccisa. Per questo ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce a una generazione cresciuta sotto un regime di repressione». Drusilla Foer l’ha poi raggiunta sul palco e insieme hanno elencato tutto ciò che è proibito fare in Iran.
La prima puntata
Per la prima volta nella storia del festival, il Presidente della Repubblica ha assistito alla prima puntata di Sanremo. Per l’occasione, sul palco invece, è salito Roberto Benigni, con il suo monologo sulla Costituzione che ha commosso Mattarella quando l’attore ha ricordato che tra i padri costituenti c’era anche il padre Bernardo Mattarella.
Le lacrime di Chiara Ferragni
Chiara Ferragni ha dimostrato, ancora una volta, che se è diventata una delle influencer più importanti del mondo è perché il suo lavoro lo sa fare davvero. All’Ariston ha unito alla perfezione i due campi in cui lavora: la moda e la comunicazione. Li ha fusi nei suoi abiti, creati da Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior. Nei suoi interventi e nel suo lungo monologo ha portato i temi della vergogna, dell’odio, della lotta contro il sessismo.
Gli ascolti record
La prima puntata di Sanremo 2023 è stata vista da 10 milioni 757 mila con quasi 14 milioni nella prima parte e 6,3 milioni nella seconda. Lo share è stato del 62,4%, il più alto dal 1995.
Lo show non-sense Blanco
Senza dubbio è stato il momento peggiore della serata: Blanco, presentando il suo ultimo singolo (non in gara) “L’isola delle rose” ha iniziato a prendersela coi fiori dietro di sé e ha distrutto tutte le composizioni. Il teatro lo ha fischiato e lui si è difeso dicendo: “Non sentivo nulla, ma comunque mi sono divertito”. Oggi si è scusato.