Il bilancio del sisma di magnitudo 6.0 che ha colpito e devastato, la notte del 24 agosto, il centro Italia è tragico. Si tratta di 291 morti e 387 feriti: nel dettaglio, le vittime sono state finora 49 ad Arquata del Tronto, 221 ad Amatrice e 11 ad Accumoli. Ma i numeri sono provvisori e destinati ad aumentare, perché si scava ancora e ci sarebbero altri dispersi tra le macerie. Solo ad Amatrice mancano ancora 15 persone all’appello, stando a quanto ha dichiarato il sindaco. 2.500 sono invece le persone rimaste senza casa.
Da mercoledì, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, squadre cinofile, polizia, militari e sommozzatori e volontari scavano senza sosta fra le macerie. La scossa è stata sentita fino a Napoli e Rimini alle 3,36. Il terremoto ha distrutto le città di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e raso al suolo anche Arquata, in provincia di Ascoli Piceno, e la sua frazione Pescara del Tronto. Intanto le scosse continuano: oltre 1.000 di intensità minore si sono susseguite dalla notte del sisma.
I piccoli borghi tra Lazio e Marche non esistono più. Ad Amatrice vivono 2.300 abitanti, ma d’estate arriva ad ospitarne fino a 20 mila. La cittadina in provincia di Rieti fa parte della Comunità Montana “Velino” ed è sede del polo agroalimentare del Parco nazionale del Gran Sasso Monti della Laga. Dal 2015 è entrata a far parte del Club “I borghi più belli d’Italia“. Proprio ad Amatrice, il 27 e 28 agosto si sarebbe dovuta tenere la cinquantesima edizione della sagra della pasta all’amatriciana. Sarebbe nata qui infatti la celebre ricetta che ha reso famoso questa cittadina nel mondo.
Come Amatrice, anche i paesi di Arquata del Tronto, Accumoli e Pescara del Tronto sono stati rasi al suolo dal sisma. Sono mete amate per la bellezza dei luoghi e per la ricca proposta culinaria. “E’ un dramma, un macello, Amatrice non esiste più”, ha detto Sergio Pirozzi, sindaco del paese.
(Amatrice prima e dopo il terremoto – foto in basso: La Presse, La Repubblica)
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TUTTI I NUMERI DELL’EMERGENZA
Protezione civile e autorità locali hanno comunicato le modalità per mettersi in contatto con i luoghi del sisma. Ecco i numeri utili.
Protezione civile 800 840 840
Sala operativa – Protezione civile del Lazio 803 355
COSA DONARE: «BASTA MANDARE CIBO. MEGLIO TORCE, BATTERIE E GIOCHI PER I BIMBI»
Con i soccorsi, è scattata fin dalla mattina del 24 agosto, la gara di solidarietà. E dalle associazioni arriva oggi l’appello: «Basta mandare cibo. Meglio torce, batterie, catini per il bucato e giocattoli per i bimbi». Per chi vuole donare, è meglio attenersi agli elenchi e alle indicazioni delle diverse associazioni. Gli italiani sono un popolo generoso e tantissimi hanno già donato denaro per le persone colpite dal sisma. Anche il Corriere della Sera e TgLa7 si sono attivati per raccogliere fondi con l’iniziativa «Un aiuto subito», attivando un conto corrente dedicato: si possono fare donazioni al telefono e con un sms al numero 45500.
DOVE DONARE SANGUE A ROMA | I PUNTI DI RACCOLTA FISSI E MOBILI
L’AVIS Regionale Lazio ha invitato da subito tutti i donatori, abituali ed occasionali, a recarsi presso gli ospedali della Regione, in particolar modo i residenti della città di Roma, per donare il proprio sangue a favore della popolazione del centro Italia colpita dal terremoto nel reatino e in particolare di Amatrice. Vista la grande risposta dei cittadini e le lunghe file negli ospedali, gli ultimi appelli invitano i donatori a recarsi nei centri di raccolta del sangue, nei prossimi giorni.
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