I primi dati in Israele rassicurano: «Con 3 dosi si è protetti da Omicron». La nuova variante sarebbe più contagiosa, ma non più grave della Delta: finora tutti i contagiati in Europa hanno pochi sintomi.
La nuova variante Omicron è stata scoperta da meno di due settimane, ma ha già messo in allerta i governi di mezzo mondo, che hanno chiuso preventivamente i confini a diversi Paesi africani. Omicron è l’ultima variante del SARS-CoV-2 (il coronavirus della covid) a essere classificata dall’OMS come VoC (variant of concern, variante preoccupante). Ma cosa sappiamo fino ad oggi?
Le differenze con la Delta
È ancora troppo presto per sapere se la variante Omicron sia peggiore della Delta, quella ora dominante, ma finora i dati ci dicono il contrario: niente panico dunque, ma molta prudenza. Bisognerà attendere qualche settimana per capire con certezza il livello di gravità della variante. Quel che sappiamo è che si diffonde molto velocemente: in due settimane sono infatti risaliti i nuovi contagi in Sudafrica, dove fino a metà novembre si attestavano attorno ai 300 giornalieri e ora toccano i 3.000. Quasi tutti i nuovi infetti sono giovani e non totalmente vaccinati: i dati arrivati da Johannesburg ci dicono che «circa il 65% dei contagiati non era vaccinato, e la maggior parte dei restanti lo era solo parzialmente».

Israele: «Con 3 dosi protetti da Omicron»
I primi dati che arrivano da Israele mostrano che con 3 dosi di vaccino Pfizer si è protetti dalla variante Omicron. Il ministro della sanità israeliano Nitzan Horowitz ha dichiarato: «La situazione è sotto controllo e non c’è motivo di panico… Nei prossimi giorni avremo informazioni più precise sull’efficacia del vaccino, ma le prime indicazioni mostrano che coloro che hanno un richiamo sono molto probabilmente protetti contro questa variante».
Costa: «Omicron non molto grave, ma aspettiamo i dati»
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a “Un altro giorno” su Rai1 ha commentato: «Parrebbe che la situazione prospettata dalla variante Omicron non sia particolarmente grave, ma dobbiamo aspettare i dati e ci vorranno 10-15 giorni per avere un panorama più chiaro. Intanto dobbiamo procedere rispettando le regole e con la campagna vaccinale, che da domani aprirà alla terza dose anche per gli over-18».