La prima manifestazione globale per il clima, il ‘Global Strike for future’, ha invaso le strade e le piazze di ogni angolo della Terra per difendere il proprio futuro. Un evento record, nato grazie all’attivista sedicenne svedese Greta Thunberg che ha dato l’origine alla protesta e che proprio in queste ore è stata candidata al premio Nobel per la Pace.

Gli studenti – e non solo – hanno sfilato in oltre duemila città del mondo. Erano un milione solo in Italia, ieri: centomila a Milano, cinquantamila a Napoli, trentamila a Roma, ventimila a Torino. Sono state 182 le piazze italiane attraversate dal fiume verde di “Fridays for future”.

Roma. Foto: thewanderlustbackpackers
La difesa dell’ambiente e della terra, azioni concrete per affrontare i cambiamenti climatici: erano questi i temi al centro dei tanti cortei. “Salviamo il pianeta, non il profitto”, “La crisi siete voi, noi il futuro”, “Ci avete rotto i polmoni”, “Non abbiamo un pianeta B”, alcuni degli slogan scanditi dai manifestanti. La richiesta è quella di “un impegno serio e concreto da parte della politica per salvare il pianeta” per avere “un futuro e un pianeta sano”, hanno dichiarato gli organizzatori.

Il corteo di Roma. Foto: thewanderlustbackpackers
Roma. Foto: thewanderlustbackpackers
Per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “tanti giovani ricordano a tutti e chiedono a tutti e soprattutto alle istituzioni, di agire per difendere il clima”. La questione ambientale, per il premier Giuseppe Conte, è “una sfida cruciale, non ci sottrarremo”. Il presidente della Camera Roberto Fico ha esortato le Assemblee parlamentari “ad assumere gli obiettivi di sviluppo sostenibile” perché questa domanda di cambiamento “non può restare inascoltata”.

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