L’accusa è di aver costituito un’organizzazione dedita al traffico di droga, estorsione, usura, commessi con l’aggravante del metodo mafioso. In 37 sono stati arrestati e 6 persone sono al momento ricercate: un colpo durissimo per il clan Casamonica. La maxi operazione ha visto impegnati 250 carabinieri del Comando provinciale di Roma. Per 14 dei 37 arrestati l’accusa è associazione a delinquere di stampo mafioso (416bis) ed è la prima volta per la famiglia Casamonica. Tra loro c’è il pugile e campione italiano Domenico Spada, detto Vulcano, la cui palestra, è stata sequestrata dai carabinieri del gruppo Frascati. A capo del gruppo ci sarebbe proprio lo stesso Spada con Giuseppe Casamonica.

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CASAMONICA: USURA, VILLE E VIOLENZA

Sono storie di usura, vessazioni, ricatti, violenza quelle al centro dell’inchiesta. Le vittime pagavano e ai carabinieri negavano ogni rapporto. “Preferisco pagare in silenzio che avere problemi con quelli”, ha detto al telefono un uomo intercettato dai carabinieri. “Nessuno viene a bussare dove sto io”, definiva così il suo impero Giuseppe Casamonica, uscito da carcere dopo 10 anni di detenzione. Anche da detenuto ha continuato a coordinare le attività e a inviare ordini. In sua assenza, l’organizzazione è stata retta dalla sorella più grande Liliana. La donna, come molti altri membri del clan, vive in un vicolo di Porta Furba, a Roma. Tra le vittime dei Casamonica ci sono il conduttore Marco Baldini e uno dei due figli adottivi di Franco Zeffirelli. Il tasso annuo dei “prestiti” arrivava fino al mille per mille: a fronte dei 10mila euro prestati ne ricevono 600mila in 6 anni. Finalmente Roma oggi chiama la mafia con il suo nome.