È stata davvero una bufala la storia del rogo nella fabbrica di New York? In realtà, quell’incendio, seppur realmente accaduto, è un accostamento non veritiero con la Festa delle Donne. Così come la manifestazione di operaie tessili repressa nel sangue dalla polizia a New York nel 1857, o i vari scioperi o incidenti di Chicago e Boston. Da sempre, c’è molta confusione attorno alla storia della Giornata Internazionale della Donna. Il celebre rogo di una fabbrica di camicie Cotton (o Cottons) costò la vita a 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini), in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica. Avvenne a New York, il 25 marzo del 1911. Ma la storia di questa festa ha origini più lontane e affonda le sue radici nella manifestazione che il Partito Socialista americano organizzò il 28 febbraio 1909 a sostegno del diritto delle donne al voto. Nel 1910 il VIII Congresso dell’Internazionale socialista propose di istituire una giornata dedicata alle donne. Dopo il rogo di New York le sollevazioni femministe si moltiplicarono in tutta Europa. E l’8 marzo 1917, le donne di San Pietroburgo guidarono un grande corteo che chiedeva a gran voce la fine della guerra. Quattro anni dopo, il 14 giugno 1921, la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste fissò all’8 marzo la “Giornata internazionale dell’operaia” e stabilì che quella data come riferimento per tutti i Paesi.
(Sciopero delle camiciaie di New York)
L’8 MARZO IN ITALIA
In Italia, la Giornata internazionale della donna si celebrò per la prima volta soltanto nel 1922, su iniziativa del Partito Comunista d’Italia. E non fu l’8 marzo, ma il 12, prima domenica successiva alla data fissata a livello internazionale.
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