Il partito liberale di centrosinistra del primo ministro uscente Mark Carney ha battuto a sorpresa i Conservatori. Una sconfitta inattesa per la destra, un clamoroso schiaffo a Trump.

La Redazione

Alle elezioni politiche in Canada, i liberal hanno vinto per la quarta volta consecutiva con una storica rimonta di 24 punti, rispetto ai sondaggi, favorita dai dazi Usa e dalle minacce di Donald Trump di voler annettere il Paese e renderlo il 51esimo stato statunitense.
I Liberali hanno ottenuto il 49%, mentre i Conservatori il 42%. A guidare il partito a questo successo impensabile sino a qualche mese fa è stato il 60enne ex governatore della banca centrale, prima del Canada e poi d’Inghilterra, Mark Carney, che quest’anno ha preso il posto di Justin Trudeau come leader della formazione progressista e poco dopo come premier. Ha vinto presentandosi come l’uomo con l’esperienza economica giusta per contrastare le pressioni ostili del tycoon. Sconfitto il partito conservatore di Pierre Poilievre, che ha perso pure il suo seggio.

I liberali non avranno la maggioranza assoluta di 172 seggi (ora sono a quota 168) per governare da soli e dovranno formare un governo di minoranza con l’appoggio esterno di uno dei partiti minori, tutti usciti ridimensionati, come il partito di sinistra New Democrat, i Verdi e il Bloc Québecois.
Nel suo primo discorso dopo la vittoria, Carney ha però mostrato subito i muscoli, promettendo che il Canada “trionferà” sugli Usa nella guerra commerciale. “I vecchi rapporti con gli Stati Uniti sono finiti, il presidente Trump sta cercando di spezzarci per conquistarci”, ha aggiunto, invitando il Paese a unirsi per i “difficili mesi che ci attendono, che richiederanno sacrifici”.

Foto copertina © dal profilo X di Mark Carney