Hanno ancora un senso le sfilate nell’era dello streaming e dei social network? La risposta pare essere senza dubbio affermativa. Le sfilate sono spettacoli che per pochi minuti proiettano addetti ai lavori, stampa, appassionati, pubblico e fashionisti in una esperienza da vivere in prima persona. Sono spazi di sogno, impossibili da comunicare con la tecnologia. La magia di una passerella non è creata solo dagli abiti, ma da tutto il mondo che vi è intorno. La musica, le luci, ma soprattutto gli allestimenti, le scenografie che a volte sono quasi delle vere e proprie opere d’arte. A trasformare le passerelle in luoghi magici da vivere in tutta la loro intensità, ci sono designer, creativi, scenografi. Bureau Betak è un marchio diventato simbolo di eccellenza. Il suo fondatore Alexandre de Betak da 25 anni inventa mondi da sogno per marchi come Dior, Viktor & Rolf, Berluti.

Betak: Fashion Show Revolution”, in libreria e sulle piattaforme digitali.

Tra le sue creazioni memorabili, la sfilata di Dior Haute Couture a Parigi, in cui ha trasformato – ispirandosi alla ceramica Valentine Schlegal – il Musée Rodin in un abbraccio di orchidee bianche. Per Helmut Lang ha creato uno spazio fatto solo di luci, per Ermenegildo Zegna ha ridisegnato l’Hangar Bicocca di Milano con un pianoforte e strutture in ferro. Ha portato Dior Sauvage nel deserto californiano a pochi chilometri da Santa Monica, tra tende ed enormi mongolfiere. Sempre per Dior Couture ha portato la savana nel cuore di Parigi e ha costruito una tensostruttura interamente fatta di fiori e prati davanti al Louvre. Le sue 1.000 opere realizzate in questi 25 anni ora sono per la prima volta tutte in un libro, “Betak: Fashion Show Revolution”.

INFO
www.bureaubetak.com
www.facebook.com/BetakBureau
(Credits foto: Bureau Betak)