Dal mese di maggio partirà il test sull’uomo del vaccino anti-Covid messo a punto dall’azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia insieme con lo Jenner Institute della Oxford University. La sperimentazione sarà fatta su 550 volontari sani in Inghilterra. Lo ha annunciato l’ad di Irbm Piero Di Lorenzo che prevede di “rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”. “Si è deciso di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra – ha  spiegato Di Lorenzo all’ANSA – ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio, che sono stati particolarmente efficaci”.
Di Lorenzo ha anche annunciato che è “ormai in fase finale la trattativa per un finanziamento di rilevante entità con un pool di investitori internazionali e vari Governi interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino”.

Il centro Irbm di Pomezia

In questi giorni e queste ore sono al lavoro a Pomezia 20 ricercatori provenienti da tutto il mondo.
Per ora non si conoscono ulteriori informazioni, ma la notizia apre un importante spiraglio di luce, mentre sono oltre un milione e 900mila i casi accertati di positività al coronavirus nel mondo e metà abitanti della terra sono in quarantena o sono sottoposti a misure restrittive. Finora sono 120 mila i morti affetti da Covid19, con l’Italia che conta il drammatico dato di quasi 20mila deceduti e 160mila casi totali. Il vaccino elaborato tra Pomezia e Oxford non è l’unico allo studio in questo momento: nel mondo sono infatti oltre 50 i vaccini in fase avanzata di studio, ma ancora nessuno ha dimostrato piena efficacia, mentre si attendono i risultati delle prime sperimentazioni.