Senza i grandi club e con pochi casi Covid, c’è tutta un’altra isola. Da scoprire e amare.

A Ibiza è un’estate sicuramente diversa dal solito. L’assenza – causa Covid – dei grandi party, dei festival e dei club storici simbolo del clubbing internazionale, è un’occasione importante, in questa strana estate 2020: quella di far emergere e conoscere al mondo l’altro volto di Ibiza.

Oltre la musica, il divertimento e le lunghe notti senza fine, La Isla è molto altro. Non a caso ha ottenuto il riconoscimento dell’Unesco per la cultura e la biodiversità. La spiagge da sogno, il mare cristallino e il patrimonio storico e artistico rendono l’isola una meta ideale per rilassarsi, lontani dal caos e dalle masse che l’hanno sempre affollata. Ed è una vacanza sicura sul versante sanitario: l’Organizzazione mondiale del turismo ha posto infatti le isole Baleari come esempio di destinazione sicura, grazie ai pochi casi Covid e alle misure di sicurezza adottate per ridurre al minimo il rischio contagi. A Ibiza, come a Formemtera e nelle isole Canarie, i numeri sono sempre stati tra i più bassi, anche nei momenti peggiori dell’emergenza. Così, le prenotazioni ripartono e in tanti stanno scegliendo in queste settimane le isole spagnole come meta per le vacanze.

Ibiza: cosa visitare

Paesaggi unici, piccoli borghi con ristoranti e locali che offrono cibo ottimo e pesce freschissimo, grandi spazi in cui immergersi a contatto con la natura. A Ibiza convivono le vestigia lasciate sull’isola dai fenici e dai cartaginesi con le testimonianze di epoca rinascimentale. La città di Eivissa è l’affollata patria della vita notturna, ma non solo. Il centro storico del capoluogo, Dalt Vila, offre belle vedute con il porto, le mura erette a difesa dagli assedi dei pirati. Delle cinque porte d’accesso, la più monumentale è il Portal de ses Taules, vicino al Mercato Vecchio.

Il centro di Ibiza

Tutte le strade conducono alla cattedrale di Santa María de las Nieves, che si erge sulle antiche mura arabe. In cima al monte Puig de Vila si staglia il castello dell’Almudaina, il monumento più alto della città, con il suo maschio di origine medievale. E poi, i suoi spazi museali come il Museo Archeologico di Ibiza e Formentera, che custodisce una collezione unica di oggetti che racchiude 3000 anni di storia. Guarda invece al futuro il Museu d’Art Contemporani d’Eivissa (MACE).

Il MACE

Una tappa imprescindibile del tour sono il Museo Monografico e la Necropoli Punica del Puig des Molins: in questo cimitero fenicio-punico, uno dei più estesi e meglio preservati del mondo, sono state scoperte circa 3000 tombe. Sull’isola, meritano una visita i siti archeologici di Ses Païsses, Cala d’Hort e quello fenicio di Sa Caleta.

Spostandosi di pochi chilometri, nell’elegante Santa Eulalia nella zona est, si respira l’aria più autentica dell’isola, adatta a chi vuole esplorarne la tradizione culturale e gastronomica. I vecchi mulini a vento, la Fortezza di El Puig, del XVI secolo. Da visitare è anche San Josè, con le sue numerose chiese, come quella di Sant Jordi de Ses Salinas e di Sant Francesc de S’Estany. San Antonio è invece meta di locali, club e aperitivi sul mare, molto gettonata soprattutto dal turismo nord europeo. Al contrario, l’entroterra di Ibiza ha un fascino particolare, per via dei suoi scenari rurali e aridi, tra ville in pietra, eremi, campi di ulivi e ritiri dove praticare meditazione e yoga. Sono il vero volto di Ibiza: luoghi perfetti per ritrovare se stessi, per una vacanza alternativa o forse anche per viverci.

Le spiagge più belle

La Isla è sinonimo soprattutto di mare, con le sue splendide spiagge e la sua acqua turchese. Alcune sono molto affollate e turistiche, come Ses Figueretes e Talamanca o la spiaggia d’en Bossa, epicentro del divertimento. Sono le più vicine al centro del capoluogo, sono provviste di stabilimenti balneari e si possono raggiungere facilmente a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici e sono accessibili a persone con mobilità ridotta. Poco lontano dal centro dell’isola si scoprono calette e insenature, dal mare incontaminato e spiagge senza folla. Ecco alcune delle più belle.

Cala Comte, Ibiza
Con la sua sabbia fine e perlacea e le sue acque turchesi, offre un paesaggio idilliaco. Lunga 800 metri e larga fino a 30 metri, è attrezzata e dispone di bar e ristoranti. In realtà, Cala Comte è composta da 3 spiagge: le due principali sono molto frequentate e separate dal bar ristorante Sunset Ashram, mentre la più piccola, raggiungibile grazie a dei gradini scavati nella roccia nella parte orientale della baia, è frequentata dai naturisti.

Cala Comte

Cala Saladeta, Ibiza
La sorella più piccola della popolare Cala Salada si può raggiungere percorrendo uno stretto sentiero. La sabbia è fina ed è circondata da dolci colline popolate da pini.

Playa Aigues Blanques, Ibiza
È la proposta perfetta per chi ama fare nudismo. Larga circa 300 metri, si estende ai piedi di una scogliera. Si può fare un bagno di fango come se si fosse in una spa.

Spiaggia di Ses Illetes, Formentera
Per molti è una delle migliori spiagge del mondo per la bellezza e per la qualità delle sue acque, non a caso i fondali sono popolati da posidonia oceanica, una pianta essenziale per la vita sottomarina, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Ses Illetes, Formentera

Calò D’Es Mort, Formentera
Di grande bellezza, è una delle più tranquille delle Baleari. Questa piccola insenatura nudista, dalle acque trasparenti e dalla sabbia bianca, si trova a circa dieci chilometri da Sant Francesc Xavier, tra le spiagge di Es Migjorn ed Es Ram.

La natura incontaminata

Gli isolotti di Es Vedrà ed Es Vedranell sono uno scenario perfetto per fare immersioni o percorrere sentieri a piedi o in bicicletta. Da non perdere è la visita al parco naturale di Ses Salines, che si estende dal sud di Ibiza al nord di Formentera, includendo il braccio di mare che separa le due isole. Sotto l’acqua, anche qui crescono praterie di posidonia oceanica.

Sa Pedrera
 
Un posto speciale a Ibiza è Sa Pedrera de Cala d’Hort, nota anche come Atlantis, il nome che fu dato a questo luogo dai primi Hippie che arrivarono sull’isola negli anni 60. Il sentiero che porta ad Atlantis dura circa 40 minuti a scendere e 40 a salire. Lo scenario è quello di piscine naturali con la particolare levigazione della pietra dovuta alla corrosione del mare e del vento. L’impressione sarà quella di trovarsi di fronte a grosse sculture di sabbia asimmetriche e dall’equilibrio precario.
 
I sapori di Ibiza

La cucina dell’isola è ricca, gustosa e salutare. Le pietanze tradizionali sono elaborate con i prodotti del mare e della terra. Una delle più rappresentative è il bullit de peix: pesce ricoperto da una delicata salsa alioli (emulsione di olio e aglio), con un tocco di zafferano. Il riso dell’arroz a banda è cotto con il brodo del pesce e viene servito a parte. Per addolcire il palato, la pasticceria offre le tipiche orelletes, le tradizionali ciambelle fritte profumate all’anice.  


Di Mauro Orrico
Salentino di origine, romano di adozione, è laureato in Scienze Politiche (La Sapienza) con Master in Tutela Internazionale dei Diritti Umani. Ha lavorato per Rai3 e La7d. Da 14 anni è anche organizzatore di eventi di musica elettronica e cultura indipendente. Nel 2014 ha fondato FACE Magazine.it di cui è direttore editoriale..